Consiglio Comunale Artena, intervista a Sara Centofanti dopo la surroga

“Donne difendete sempre il vostro ruolo di madre, di moglie ma soprattutto di donna, è inaccettabile che nel 2018 ci troviamo ancora a combattere per far valere le nostre ragioni”

Sara Centofanti, eletta in Consiglio Comunale con la lista “Insieme Artena Rinasce” con 311 preferenze, staccatasi il 30 novembre 2015 dalla maggioranza per entrare a far parte del gruppo autonomo “Collaboriamo per Artena”, è stata rilevata e surrogata dal suo ruolo di Consigliere nell’assise consiliare del 22 maggio scorso.

Eccezionalità dell’avvenimento. Da anni, a memoria, non ricordiamo nessuna amministrazione aver preso un provvedimento del genere verso un consigliere comunale: secondo lei è solo una questione di regole o c’è qualcos’altro?

“Sono d'accordo con quello che dice e come ho ribadito in Consiglio mai nella storia di questa città si è verificato un simile accanimento nei confronti delle assenze di un Consigliere Comunale. Eppure in passato proprio nel nostro Consiglio Comunale ci sono stati tanti Consiglieri, tra maggioranza e opposizione, che non hanno ottemperato completamente al proprio compito mancando ripetutamente alle sessioni del Consiglio Comunale, anche per più di tre volte consecutive, come da regolamento. Come posso non ricordare il consigliere Loris Talone che nelle precedenti amministrazioni è stato l’assenteista per eccellenza e nonostante ciò il 22 maggio ha votato per la mia decadenza. Un buon amministratore prima di giudicare ed operare per la sua città deve essere prima d’esempio attraverso la sua condotta. Detto ciò, di che cosa stiamo parlando, regole e regolamenti che loro stessi non rispettano e che applicano nel momento in cui ne hanno solo bisogno!? Mi sono ritrovata per ben due volte in Consiglio Comunale a dover discutere questo tema.

La prima volta si concluse con un rinvio perché, sebbene la loro intenzione era quella di votare per la mia decadenza, nonostante avessi spiegato di aver avuto una gravidanza difficile, la questione era stata portata alla luce a livello nazionale e non hanno avuto il coraggio di procedere. Dopodiché ho continuato a chiedere di definire la mia situazione ma il Presidente del Consiglio dott. Alfonso de Angelis, mi ha continuato a dire che era in fase di consultazione. La seconda volta il loro atteggiamento è stato ancor più riprovevole, in quanto in quell'assise Sindaco e i suoi fedeli di maggioranza non hanno nemmeno dato le motivazioni sul perché avessero deciso di votare la mia decadenza ma lo hanno fatto, attaccandomi, solo dopo che fossi uscita dall' aula senza che io potessi replicare. E’ stata una mancanza di rispetto verso di me come donna ma soprattutto un mero accanimento contro la mia persona e contro un Consigliere di minoranza.

Volevo precisare che le mie assenze, giustificate entro i 15 giorni come da Regolamento comunale art. 31 comma 5, sono state 4 di cui due per motivi di salute di mia figlia e le altre due, di cui una di un Consiglio che non è stato fatto perché non avevano raggiunto il numero legale, sono comunque assenze fatte insieme al mio gruppo ‘Collaboriamo per Artena’ per una protesta politica che riguarda la vicenda sulla Tari. Infatti l'amministrazione Angelini nel Consiglio del 28/03/2018 ha avuto un comportamento inaccettabile perché, nonostante avessimo rilevato che le tariffe della Tari erano completamente sbagliate per cui i cittadini, con la loro approvazione, avrebbero continuato a pagare come l’anno scorso, non solo hanno proceduto all' approvazione di tariffe errate ma quando si sono accorti degli errori fatti, hanno provveduto ad una convocazione del Consiglio Comunale in urgenza non rispettando il Regolamento che per quelle convocazioni prevede un termine di 24 ore. Infatti al mio capogruppo Silvana Vitelli e ad un altro membro del mio gruppo Costanzo Pompa hanno ricevuto una convocazione oltre i termini stabiliti. Il rispetto degli stessi Regolamenti, che loro tanto difendono e a cui si appigliano solo nel caso della mia decadenza, deve valere sempre e devono essere messi in pratica da tutti i Consiglieri”.

La sua responsabilità. Pur conoscendo il regolamento del consiglio comunale, ed essendo già soggetto di provvedimento poi rimasto in sospeso, Lei è stata assente consecutivamente in quattro assise consiliari nel 2018. Lei era consapevole del rischio che correva?

“A questa domanda rispondo dicendole che appunto perché conosco il Regolamento le mie assenze sono state giustificate entro i 15 giorni dalla ricevuta dell’avviso di decadenza ( art 31 comma 5 Regolamento del consiglio comunale). Volevo precisare che le mie assenze non sono state dettate da disinteresse per motivi futili o inadeguati rispetto all' incarico pubblico elettivo che comporta. Uno per motivi importanti che riguardano la mia vita privata e qui non aggiungo altro e uno molto importante che riguarda tutti i cittadini su una questione importantissima che è quella della Tari e che grava sulle spalle del cittadino”.

Il suo giudizio sull’amministrazione. Ci racconti la sua esperienza e ci dia un giudizio sull’amministrazione Angelini?

“La mia esperienza politica non è stata tutte rose e fiori; purtroppo fin da subito si sono creati due gruppi all’interno della maggioranza perché non c’era collegialità nelle decisioni e soprattutto i Consiglieri si ritrovavano in Consiglio Comunale ad alzare la mano per qualcosa di cui neanche si era discusso. Infatti, nel 2015, ci siamo ritrovati a votare un inspiegabile aumento delle tariffe Tari (del quasi 45%) la stessa che oggi dicono, erroneamente, di aver diminuito del 20% . Dopodiché abbiamo raggiunto il culmine con la vicenda del Ciometano, quando io e il mio gruppo ci siamo dichiarati assolutamente contrari e con la decisione di deliberare per un unico Istituto Comprensivo, nonostante tutto il lavoro svolto in commissione. Debbo dire che inizialmente ho creduto in quell'amministrazione, nelle persone e nel programma elettorale, mi sono candidata con la voglia di poter cambiare qualcosa. Ci avevo creduto ma purtroppo non è stato così. Fin quando non vivi in prima persona non riesci a capire determinate cose. Io insieme al mio gruppo abbiamo cercato sempre di lavorare per garantire ai cittadini la massima trasparenza e legalità.

Da oggi, pur non essendo più Consigliere Comunale continuerò insieme a loro a difendere le ragioni che riguardano tutti i cittadini. Sottolineo che questa è la peggior amministrazione che ci sia mai stata nella storia del Comune di Artena e soprattutto quella più distante ai cittadini. Termino con il dire donne difendete sempre il vostro ruolo di madre, di moglie ma soprattutto di donna, è inaccettabile che nel 2018 ci troviamo ancora a combattere per far valere le nostre ragioni. Ed io sono la prova vivente che queste cose ancora accadono. Ma combatterò fino alla fine. Ringrazio tutti quelli che hanno creduto in me e un grande grazie ai miei elettori. Grazie di cuore”.

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