Corteo trattori, Sindaco di Roccasecca: “Vuoi mettere un panino con carne sintetica con uno salsiccia e broccoletti roccaseccani?

“E’ una protesta sacrosanta, vanno difese le nostre tipicità”, lo ha detto Sacco, Sindaco di Roccasecca

Broccoletti genuini di Roccasecca

Il comparto agricolo è il settore primario della nostra economia. Un comparto che soprattutto nel nostro territorio è composto da tanti piccoli produttori, da tante produzioni di nicchia che diventano eccellenze proprio per la peculiarità di specifiche tecniche di realizzazione e di determinati tempi di attesa.

Mettere in crisi questa filiera dell’eccellenza, con normative imposte dall’alto, è un vero e proprio colpo di spugna a una tradizione secolare che ha garantito ricchezza, sostentamento delle popolazioni e tutela della salute”. Così il sindaco di Roccasecca, l’avvocato Giuseppe Sacco, in merito alla protesta degli agricoltori che nella giornata di ieri hanno occupato la via Casilina con i trattori.

“Proteste agricoltori sono legittime”

Sono dalla parte degli agricoltori. Le loro proteste sono legittime e vanno sostenute, sia rispetto a normative che arrivano dall’alto e che tengono più spesso conto degli interessi delle multinazionali che dei piccoli produttori, sia rispetto all’aumento dei costi dovuti al rincaro dell’energia”.

“C’è in ballo anche un aspetto culturale e di trasformazione dell’identità di un territorio, di cui l’agricoltura e soprattutto il cibo sono parte integrante e fondamentale. Vuoi mettere mangiare un piatto di carne sintetica, cucinata con olio sintetico con un bel panino di salsicce e broccoletti roccaseccani, preparati con l’olio dei nostri ulivi secolari? Vuoi mettere che impatto ha sul benessere fisico di una persona una dieta basata su prodotti di sintesi con quella a base di alimenti naturali?”.

“Battaglia a difesa dei territori, delle identità e culture secolari”

“Io credo che non ci sia paragone – conclude Sacco – per questi motivi anche le istituzioni locali, al di là dei colori politici, hanno il dovere di sostenere i nostri produttori e di rilanciare la loro battaglia a difesa del comparto agricolo. Non è solo una loro questione, ma riguarda tutti noi: è la battaglia a difesa dei territori, delle identità e delle culture secolari che ci sono state tramandate dai nostri predecessori”.