De Santis vince il 35° rally di Pico

Ha dominato tutta la notte, fin dalla prima prova e alla fine si è aggiudicato una meritata vittoria

Ha dominato tutta la notte, fin dalla prima prova e alla fine si è aggiudicato una meritata vittoria Graziano De Santis, navigato dal picano Enrico Renzi. Una coppia che già si era imposta nel rally di Pico del 2010 e che chiude un’annata straordinaria dopo la vittoria del Rally di Ceccano 2013.

Una guida sicura, puntuale, accorta ma funzionale al risultato quella del forte pilota di Castro dei Volsci. De Santis ha conquistato la vittoria finale con una formidabile prima prova speciale, quella dei Greci, in cui ha messo molti secondi tra sé e i suoi pretendenti.

Secondo arrivato il pilota locale Fabio Carnevale in coppia con Michele Colella con 12.3 di ritardo. Terzo l’equipaggio Fasili-Roccaccino, dopo che D’Avelli-Altafin, premiati sul palco come terzi e vincitori del Trofeo EvoRally sono stati penalizzati di 1’10”: 10” per il ritardo di 1 min al controllo orario PS4 e 1’00” di penalità per anticipo al controllo orario della PS9. D’Avelli con tale penalità diventa sesto assoluto. Fasili passa terzo e si aggiudica anche il Trofeo EvoRally del valore di 2.000 euro.

Ripercorrendo la gara qualcuno dei pretendenti alla vittoria si è dovuto arrendere troppo presto, come Sulpizio (che pure ha provato a mettere fiato sul collo al vincitore ma ha abbondonato all’inizio della quarta prova speciale per problemi alla sua Punto avuti nel corso di tutta la giornata) oppure Campagna (su Clio RS) dopo una prima PS spettacolare e a sorpresa e poi pure lui ritiratosi.

Altri hanno dato filo da torcere al campione castrense fino alla fine. In particolare Gianni D’Avelli, dopo una partenza un po’ sottotono si è aggiudicata la seconda e quarta PS (Pofi e Greci) e soprattutto il driver picano Fabio Carnevale navigato da un altro picano, Michele Colella che hanno lottato fino all’ultima prova per rimontare e raggiungere finalmente l’agognata vittoria al Rally di casa.

Due sono state le prove speciali vinte da Fabio Carnevale (PS 6 Pontecorvo e PS7 Pico) che hanno rinvigorito l’equipaggio picano e tutti i tifosi che sulla piazza Ferrucci speravano in notizie positive dalle prove speciali. Ma De Santis, si aggiudica anche il Trofeo Claudio Conti, indimenticato ristoratore, scomparso nel corso di quest’anno. Sapientemente ha saputo controllare il vantaggio accumulato nella prima prova speciale (10.6 su D’Avelli e 10.8 su Carnevale) ed ha amministrato alla grande regalando comunque un grande spettacolo corno curve e tornanti mozzafiato al numerosissimo pubblico presente sulle strade del Rally. Secondo Fabio Carnevale e Michele Colella (a 12”.3) che ancora una volta si devono accontentare (si fa per dire) del secondo posto alle spalle di De Santis (come avvenne nel 2010, allora con appena qualche decimo di distacco), oltre a vincere la targa Rocco Grossi (dedicata al miglior equipaggio picano piazzatosi sulle tre PS dei Greci). Terzo, dopo la penalizzazione inflitta a D’Avelli, si ritrova il cassinate Fasili (3° posto assoluto e 1° posto nel Trofeo Evorally) organizzatore negli scorsi anni del Rally di Cassino.

Un Rally che ha visto una partecipazione enorme di pubblico in piazza Ferrucci, in particolare durante le due prime prove speciali. Piazza Ferrucci che è stata testimone di un inizio di gara molto complesso, di grande spettacolo ma di altrettanto batticuore con due incidenti avvenuti proprio nella piazza centrale. Il primo del giovane pilota e beniamino locale Paolo Vallone, per la prima volta su una super 1600, che non ha saputo controllare l’emozione e l’entrata in piazza andando a picchiare violentemente sul guard-rail. L’auto è rimasta sul percorso di gara, perché non poteva spostarsi anche se segnalata, ma la gara è andata avanti fino al momento in cui Pizzuti su Citroen Saxo all’entrata in piazza ha perso il controllo della macchina che ha battuto su un muro. L’auto è ripartita e nonostante l’urto è riuscita anche a chiudere la gara. Gara che è però stata interrotta sempre nella prima prova speciale per soccorrere una signora caduta per scappare dall’urto della Citroen Saxo. Con l’entrata dell’ambulanza sul percorso, la gara è stata sospesa con i tempi imposti agli equipaggi presenti sul circuito e poi ripresa permettendo a tutti i restanti piloti di concluderla al meglio.

Per il resto delle 9 prove speciali tutto è filato liscio con grande divertimento dei piloti e degli appassionati che oltre alla prova di Pico hanno potuto vedere i propri beniamini sulle strade di Pofi con una prova speciale più breve ma molto tecnica. Allo stesso modo della Prova speciale di Pontecorvo, in località Melfi che ha visto un pubblico numerosissimo sulle strade, come ha dimostrato la soddisfazione dei piloti giunti al traguardo, piloti che soprattutto quelli non locali questa passione ed entusiasmo da parte del pubblico.

Ottimo il piazzamento del redivivo Massimiliano Rendina (4° posto) autore di un’ottima prova con la vittoria dell’ultima PS di Pontecorvo e Gianluca D’Alto (5° posto) navigato da Gino Abatecola che ha avuto un crescendo niente male pur partendo peggio degli altri, tutti facenti parte del gruppo N, a dimostrazione di quanto di spessore sia la preparazione tecnica delle auto del gruppo N. Solo grazie a Rendina si salvano le Mitsubishi, vere dominatrici fino a qualche anno fa e oggi un po’ in ombra.

Di primissimo piano la prova di Trotta (9° assoluto) navigato da Lepore che, su una Peugeot 106 nel gruppo FA6, ha regalato tempi di alto profilo arrivando addirittura terzo nella prova di casa a Pontecorvo (PS6) e ottimi piazzamenti in tutte le altre prove. Particolarmente sfortunato Trotta nella prima prova speciale dove a causa dell’incidente e dell’entrata in pista dell’ambulanza ha ricevuto il tempo imposto (un minuto in più rispetto a quanto ha realizzato nelle stesse altre due prove speciali). Tempi migliori di tante auto molto più veloci, potenti e preparate della 106. Ma il Rally è uno degli sport motoristici rimasti dove il valore del pilota, la capacità di guida e il sangue freddo hanno ancora un grande peso e Trotta lo ha dimostrato.

Di spessore anche il piazzamento dell’equipaggio tutto picano, Davide Rinaldi e Lorenzo Caruso che attraverso una gara di continuità e maturità hanno ottenuto un ottimo piazzamento nella classifica generale sfiorando la top ten, seppur a bordo di una non potentissima ma affidabile Fiat 500.

Un Rally che nonostante le difficoltà organizzative dovute al poco tempo a disposizione dell’Amministrazione Comunale, detentrice della licenza, e nonostante la partenza nella prima prova speciale dei Greci non certo facile da un punto di vista gestionale e organizzativo, ha superato brillantemente l’esame, facendo divertire il numerosissimo pubblico presente e i piloti in gara che hanno potuto portare a termine tutte le 9 Prove speciali.

Al prossimo anno per l’edizione n.36!

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