Estate “fever free” (liberi da febbre) a Ponza e Ventotene: il vertice

I sindaci pensano al blocco delle visite giornaliere

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Ventotene

Estate “fever free” (liberi da febbre) a Ponza e Ventotene: il vertice. Preparare la ripartenza della stagione turistica estiva in tutta sicurezza e tenendo in considerazione le specificità delle isole del Lazio. Questo l’obiettivo della riunione che si è tenuta in videoconferenza tra gli Assessorati regionali e i sindaci dei Comuni di Ponza, Francesco Ferraiuolo, e di Ventotene, Gerardo Santomauro.

Al centro della discussione il come poter garantire l’afflusso turistico estivo assicurando la salute di tutti, isolani e turisti, seguendo un percorso condiviso. La Regione ha annunciato che verranno messe a disposizione dei due Comuni, come di tutti gli altri Comuni del litorale, delle risorse per poter assicurare la frequentazione delle spiagge, dei porti e degli approdi in sicurezza.

 E’ poi emersa  anche la possibilità di realizzare, un marchio di qualità che attesti che i due Comuni sono “fever free”, ossia liberi da febbre. Si è anche deciso di stilare un “vademecum navigazione sicura”, che contenga delle linee guida da seguire per il trasporto marittimo di linea tra le isole e il continente, in modo che questo avvenga senza rischi.

Ventotene e il messaggio dell’amministrazione «non venite»

Non era mai successo che l’amministrazione di Ventotene invitasse a non visitare l’isola. E d’altra parte nulla di ciò che è accaduto ha avuto precedenti. Così, pur apparendo surreale, il comune di Ventotene nei primi giorni di aprile aveva formalmente invitato tutti a non recarsi sull’isola. Soprattutto nella fine della settimana pasquale, a tutela della salute dei residenti.

«Se amate l’isola, restate a casa. Tutta Italia resta a casa, gli isolani stiano a casa. Avremo tempi migliori e verrà il momento giusto per ogni spostamento, lo aspettiamo tutti con gioia. Passerà e sarà una festa ritrovarsi. Solo così ce la faremo. Solo così andrà tutto bene». L’invito che aveva lanciato il primo cittadino di Ventotene.

Per l’estate Ponza e Ventotene pensano al blocco delle visite giornaliere

Sono tra i pochi centri del Lazio in cui sinora non si sono registrati contagi da Coronavirus. Ma allo stesso tempo sono quelli che stanno pagando e si preparano a pagare il prezzo più alto, vivendo in larghissima parte del solo turismo estivo. Le isole pontine, al pari delle altre isole minori italiane, sono economicamente in ginocchio. Tanto che i sindaci di Ponza e Ventotene stanno cercando di ottenere aiuti straordinari rivolgendosi soprattutto alla Regione Lazio. Hanno già detto addio agli incassi primaverili e le idee su come cercare di salvare almeno in parte la stagione balneare sono ancora poche e confuse. Con una sola convinzione: no ai vacanzieri mordi e fuggi e alle frotte di giovanissimi. No alla movida.

Dopo aver disposto durante il lockdown controlli a tappeto anche sulle seconde case, per evitare pericolosi arrivi a Ponza, il sindaco Francesco Ferraiuolo continua ora a ripetere che sta valutando il blocco delle visite giornaliere. Consentendo lo sbarco solo a chi pernotterà almeno una notte. Un’estate dunque per i “ricchi” che arrivano sulle isole pontine a bordo degli yacht di lusso, per chi in generale attracca con imbarcazioni proprie, prevedendo rigorosi controlli in porto, a partire da quelli sulla temperatura corporea, e famiglie.

Sulla stessa lunghezza d’onda il primo cittadino di Ventotene, Gerardo Santomauro. Un’isola in cui sta pesando tantissimo anche la chiusura delle scuole, lavorando moltissimo con gli studenti che effettuano viaggi d’istruzione nei luoghi culla dell’europeismo e dove durante il regime fascista furono imprigionati gli oppositori, a partire da quello che poi diventerà uno dei Presidenti della Repubblica più amati, Sandro Pertini.

Dunque si prepara un’estate “fever free” (liberi da febbre) a Ponza e Ventotene

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