Famiglie rom Castel Romano scrivono alla Raggi: “La preghiamo di non sgomberare”

Le famiglie dell’area F del campo rom di castel Romano che verrà sgomberata dal 10 settembre si preparano a farsi sentire in Campidoglio

rom Castel Romano

Campo rom di Castel Romano

Pubblichiamo la lettera che alcune famiglie del campo rom di Castel Romano hanno mandato al sindaco di Roma Virginia Raggi.

Gentile sindaca Virginia Raggi, siamo famiglie che da decenni vivono a Roma. Siamo mamme e papà, cittadini romani nati e cresciuti a Roma. Roma è la città che amiamo e sentiamo nostra e nella quale tutti noi abbiamo frequentato le scuole.

Molti di noi sono cittadini italiani, i giovani lo diventeranno a breve. La nostra è una storia di sofferenza e dolore, iniziata con la fuga dalla Jugoslavia. Da quel momento una vita condotta prima tra baracche e topi, poi dentro i recinti dei ‘villaggi’ realizzati dall’Amministrazione comunale”.

Inizia cosi’ la lettera scritta, a seguito di un percorso partecipativo, dalle famiglie che vivono all’interno dell’area F del campo rom di Castel Romano. Ad alcune di esse sono state assegnate delle case popolari.

La missiva è rivolta alla città di Roma ma innanzitutto alla sindaca di Roma al fine di scongiurare lo sgombero della baraccopoli previsto il prossimo 10 settembre. Soprattutto per proporre alternative concrete ad uno sgombero che appare in contrasto con il decreto legge 18 del 17 marzo 2020 e successive modificazioni.

Lunedì 31 alle ore 12:00 in piazza del Campidoglio, prima di protocollare il documento, una delegazione degli abitanti della baraccopoli dell’area F di Castel Romano, presenterà il testo.

Insieme a loro saranno presenti Carlo Stasolla (Associazione 21 luglio), Riccardo Noury (Amnesty International), Riccardo Magi, parlamentare, Marta Bonafoni e Alessandro Capriccioli, consiglieri regionali, Giovanni Zannola, consigliere comunale, attivisti e rappresentanti della comunità ecclesiale.

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