Fanno bene le uova? Ogni cottura ha la sua utilità

Quante uova si possono mangiare a settimana? I timori riguardano soprattutto i livelli di colesterolo nel sangue e il benessere del fegato

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Quante uova possiamo mangiare?

Anzitutto quante uova si possono mangiare a settimana? In realtà in letteratura scientifica non c’è unanimità su un limite esatto ma certamente oggi si è molto meno intransigenti rispetto a qualche anno fa, per fortuna. Quindi non è facile dirlo con esattezza ma due uova due volte a settimana sono una quantità ragionevole, in un individuo sano.

Fa male o non fa male mangiare uova

I timori riguardano soprattutto i livelli di colesterolo nel sangue e il benessere del fegato. Diciamo subito che riguardo il rapporto uovo-fegato sopravvivono ancora paure del tutto infondate. L’uovo, infatti, è un alimento totalmente gestibile dal fegato e gli è prezioso per molte ragioni che evitiamo di elencare qui per brevità. Semmai il problema è legato a come lo si cucina perché un uovo fritto in un olio scadente (o mal gestito nella cottura) non è salutare per il fegato al pari di qualunque altro alimento fritto male.

Cuociamole bene

Le cotture delle uova, pur con destini diversi, vanno tutte bene se ben fatte. Per esempio se l’uovo sodo viene cotto troppo sviluppa zolfo (solfuro ferroso, il tipico bordino verde del tuorlo) che ha una certa tossicità. Nella forma “sodo” però l’uovo è utile perché contribuisce ad un’attivazione metabolica, non da solo naturalmente ma come “co-starring” in un regime alimentare pensato per questo scopo.

Se invece lo usiamo fritto (meglio se in olio evo) non facciamo fumare l’olio quando lo riscaldiamo perché allora è l’olio stesso a diventare un problema.

Con questa cottura aiutiamo il fegato a lavorare più velocemente, fatto utile ad esempio nella gestione della stipsi o nel drenaggio dell’eccesso di liquidi, solo per fare qualche esempio.

E il colesterolo?

Riguardo il colesterolo non dimentichiamo che nell’uovo intero ci sono più proteine che grassi e di questi grassi solo un terzo circa è costituito da grassi saturi, quelli potenzialmente nocivi per le arterie. Il resto sono grassi insaturi o polinsaturi. Naturalmente, anche in questo caso, va inserito in un regime alimentare adatto e che complessivamente contribuisca alla riduzione del colesterolo cosiddetto cattivo (LDL).

Riassumendo:

  • l’uovo va preferibilmente mangiato intero perché bilanciato dalla Natura quindi “neutro” per la salute delle arterie. Il solo tuorlo è molto utile in diverse situazioni ma non nelle ipercolesterolemie.
  • il tipo di cottura in parte ne modifica il destino in base agli obiettivi.
  • è una fonte di proteine nobili facilmente gestibili dall’organismo.
  • due uova una o due volte a settimana sono una quantità sostenibile, in assenza di alterazione dei valori del sangue.