Financial Times: “Esportazione rifiuti di Roma è vantaggio per i Paesi Bassi”

E invece dove sarebbe il vantaggio per i cittadini romani, che pagano tasse sulla spazzatura senza alcun ritorno pubblico di quanto speso?

Rifiuti a Torre Angela di Roma

Il problema dei rifiuti di Roma è diventata un’opportunità economica per i Paesi Bassi. Roberto Gualtieri, il sindaco della capitale italiana, ha firmato nuovi contratti pluriennali con le utenze nei Paesi Bassi, per aiutare a ripulire i rifiuti che si accumulano per le strade di Roma.

Rifiuti di Roma, opportunità economica per Paesi Bassi

I contratti dovrebbero durare fino al 2026, e in totale Roma prevede di spendere 100 milioni di euro all’anno per rimuovere circa 460 mila tonnellate di rifiuti. Come riporta il quotidiano “Financial Times”, Gualtieri ha cercato di sostituire il “sistema inefficiente” con dei contratti di esportazione a lungo termine e un nuovo inceneritore.

Da ciò, gli olandesi possono trarre vantaggio dal mercato unico dei rifiuti dell’Ue. Nel tentativo di ripulire il continente, l’Ue sostiene una gestione dei rifiuti in modo da indirizzarli verso gli impianti di riciclaggio e negli inceneritori. E, mentre molti Paesi Ue hanno risposto tassando le discariche, i Paesi Bassi, al contrario, hanno aumentato la quota di rifiuti riciclati e ha costruito inceneritori. Oltre a prendere rifiuti dall’Italia, i Paesi Bassi importano rifiuti da Belgio, Germania, Francia e Regno Unito. 

E invece dove sarebbe il vantaggio per i cittadini romani, che pagano tasse sui rifiuti senza alcun ritorno di quanto speso per questo fondamentale servizio pubblico?