Fumone è tra i comuni più affascinanti della Ciociaria, fate una visita

Un perfetto esempio di borgo medioevale e lo scrittore Curzio Malaparte la definì Olimpo di Ciociaria

Fumone è tra i comuni più affascinanti della Ciociaria arroccato su un monte isolato a quasi 800 metri di altezza da cui si riesce a scrutare l’orizzonte dei monti Ernici e Lepini. Un perfetto esempio di borgo medioevale e lo scrittore Curzio Malaparte la definì Olimpo di Ciociaria. Qui si trova il giardino pensile più alto d’Europa. Le origini di Fumone affondano nella leggenda e si dice sia stato il rifugio di Tarquinio il Superbo in fuga da Roma. Il borgo di Fumone nasce però nel medioevo attorno ad un castello costruito per proteggere le persone dalle invasioni dei barbari. Il nome Fumone deriva dalla pratica di usare segnali di fumo per segnale l’arrivo di un pericolo e questo segnale veniva ripreso e trasmesso dalle altre fortezze vicine e portato fino a Roma.

Da questa usanza deriva il detto “quando Fumone fuma, tutta la Campagna trema”.

Per la sua posizione strategica, Fumone rimase di proprietà e controllo dello Stato Pontificio. Nel castello papa Bonifacio VIII che era della vicina Anagni fece rinchiudere papa Celestino V, quello del grande rifiuto, che qui morì. Il castello è visitabile e, come tutti i castelli, anche quello di Fumone ha il suo fantasma, quello di un bambino avvelenato dalle sorelle nell’800. Per gli amanti delle escursioni, da non perdere i trekking sulla montagna e sul vicino Lago di Canterno.

La cucina è quella tradizionale ciociara e merita una visita la famosa Taverna del Barone, che dal 1991 ha camerieri vestiti con le ‘ciocie’ e nei costumi tradizionali e musicisti con i tradizionali stornelli e canti popolari. In occasione della Festa di San Sebastiano, ogni anno rivive l’antico rito: la distribuzione e consumazione presso i grottoni della Panata, una minestra a base di acciughe. La minestra è servita con un tozzo di pane e accompagnata da un bicchiere di vino rosso. Molto interessante anche la polenta con le spuntature di maiale, la minestra di pane e le famose ‘sagne e fagioli’, forse l’emblema della Ciociaria stessa.

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