Giornata mondiale ambiente. Alfonsi: “scegliamo la riforestazione urbana”

L’amministrazione Gualtieri punta sulla riforestazione di Roma Capitale per migliorare la qualità ambientale

Sabrina Alfonsi

Sabrina Alfonsi

Quest’anno la Giornata Mondiale dell’Ambiente, celebrata la scorsa domenica 5 giugno, cade nella ricorrenza del 50esimo anniversario della Dichiarazione di Stoccolma. E proprio a seguito della Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente umano che si prendeva visione della necessità di “tutelare l’ambiente in quanto luogo in cui il genere umano vive, non come fine di per sé“. “L’uomo ha un diritto fondamentale alla libertà, all’uguaglianza cui corrisponde la responsabilità a preservare l’ambiente sia per le generazioni presenti che future“.

Sabrina Alfonsi, assessora all'Ambiente, all'Agricoltura e ai Rifiuti di Roma Capitale
Sabrina Alfonsi, assessora all’Ambiente, all’Agricoltura e ai Rifiuti di Roma Capitale

Alfonsi: “è necessario migliorare la qualità ambientale”

Oltre alle iniziative individuali e collettive per la tutela ambientale. È fondamentale che le istituzioni e le città avviino politiche green per rendere la trasformazione ecologica e il cambiamento più efficaci e immediati. Su questo fronte Roma, in quanto città metropolitana, non si può redimere innanzitutto dal controllo della qualità ambientale. Per questo motivo “l’amministrazione, sotto il sindaco Gualtieri, ha sposato l’avviso del MITE (Ministero della Transizione Ecologica) per la riforestazione urbana all’interno del Pnrr“.

Come sostiene l’assessora all’Agricoltura, all’Ambiente e al Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, “ci separano otto anni dagli obbiettivi posti dall’Agenda 2030 dell’Onu per raggiungere la sostenibilità ambientale”. E “il grande investimento sul piano di riforestazione urbana si pone come un grande passo verso il miglioramento della qualità ambientale, poiché essa non può prescindere dalla presenza degli alberi, che abbattono le emissioni di CO2 e producono ossigeno. Oltre a contrastare il fenomeno delle isole di calore“.

Dunque, utilizzando gli incentivi forniti dal Pnrr, “abbiamo scelto di individuare le aree urbane su Roma partendo dalla parte della città che ha una qualità ambientale meno elevata, che è ovviamente quella del Grande Raccordo Anulare della zona est della città. La scelta è ricaduta su questa zona perché sappiamo che gli alberi abbattono più anidride carbonica e producono più ossigeno tanto più sono vicini alla fonte che produce CO2“.

Un ulteriore passo verrà fatto per la riqualificazione degli spazi verdi e urbani. Infatti, l’amministrazione ha scelto di cogliere con il Pnrr la possibilità di investire, con dei progetti, sulle ville storiche, in particolare Villa Glori, Villa Celimontana e Villa Ada. Dunque, un’occasione per la riqualifica dei parchi urbani e delle zone che nella Capitale sono riconosciute come il polmone della città. “Un terzo della città è occupato
dall’edilizia urbana, un terzo è verde e un terzo sono terre agricole
“. E anche su quest’ultime, sottolinea Alfonsi, “si stanno cogliendo grandi opportunità con l’obiettivo di poter sfruttare quelle risorse data la grande vocazione agricola di Roma“. E dunque, dare un importante contributo con l’utilizzo delle proprie risorse e incentivare i prodotti biologici e a chilometro zero, come quelli delle tenute del Cavaliere e di Castel di Guido, che sono una fonte necessaria e fondamentale per la Capitale.