Giro d’Italia, arrivo a Montecassino

Altro arrivo in salita dopo quello di Viggiano: 8,5 km con pendenza media del 5% e massima del 10%

E' la tappa più lunga del Giro d'Italia, che si concluderà nel suggestivo scenario dell'abbazia di Montecassino. Originariamente sarebbe stata la seconda frazione in termini di lunghezza ma a seguito di una modifica al percorso dell'ultima ora i corridori dovranno percorrere la bellezza di ben 247 km, con la salita finale verso Montecassino, classificata come gran premio della montagna di seconda categoria, con 8,5 km al 5% di pendenza media e punte al 10% nel primo chilometro di ascesa.

La tappa prenderà il via da Sassano, in provincia di Salerno. La corsa rosa farà il suo ingresso nel Lazio al km 233, nella località Le Pastinelle. Al km 238,5 il gruppo entrerà nella città di Cassino e lì inizerà la salita finale, dove sono attesi gli uomini di classifica. La salita è piuttosto pedalabile ma essendo posta nel finale di una tappa così lunga è inevitabile che i corridori che puntano a vincere il Giro dovranno farsi trovare pronti. 

Perciò occhi puntati sul colombiano Nairo Quintana, considerato il favorito per la vittoria finale, a Cadel Evans, Rigoberto Uran e Joaquin Rodriguez, che in occasione dell'arrivo sulla salita di Viggiano di ieri ha fatto lavorare la squadra nella speranza di vincere la tappa per guadagnare qualche secondo dopo il ritardo accumulato nella cronosquadre di Belfast.

Per quanto riguarda i corridori italiani si spera in Diego Ulissi, vincitore ieri a Viggiano ma su una salita più breve, Michele Scarponi e Ivan Basso, che però in questi mesi ha dimostrato di non essere al top della forma.

Sulla carta non dovrebbero esserci distacchi rilevanti tra gli uomini di classifica. Probabilmente coloro che aspirano a vincere il Giro arriveranno in un gruppetto ristretto o a distanza di pochi secondi. Si potranno tuttavia cogliere le prime indicazioni sullo stato di forma dei favoriti. Non è da escudere l'arrivo di una "fuga da lontano", visto che la tappa è molto lunga e potrebbe formarsi un gruppo di attaccanti in grado anticipare gli uomini di classifica. Infatti, essendo soltanto la sesta frazione, occorrerà vedere quale fra le squadre dei favoriti si farà carico di "tenere cucita" la corsa. La maglia rosa è sulle spalle dell'australiano Michael Matthews, che non punta a vincere il Giro e pertanto occorrerà vedere se la sua squadra avrà l'interesse ad andare a "chiudere" sulle probabili fughe che partiranno sin dalla prima ora.

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