“Gli insegnanti sono a rischio di malattie psichiatriche e tumori”
L’allerta è stata lanciata da un medico che da 20 anni si occupa degli effetti dello stress lavoro-correlato in ambiente scolastico
In incontro organizzato nel pomeriggio di due giorni fa (30 maggio) a Treviso dalla Gilda, il sindacato degli insegnanti, un esperto ha lanciato un allarme davvero inquietante: “Le stime dicono che l’80% dei docenti dichiarati inidonei all’insegnamento hanno sviluppato patologie psichiatriche, nella stragrande maggioranza di tipo ansioso-depressivo, derivanti dello stress legato alla professione. A causa di questo, poi, c’è un cedimento del sistema immunitario. E aumentano così anche i tumori. Per questo consigliamo ai docenti di sottoporsi a tutti gli screening oncologici possibili”.
A parlare è stato è Vittorio Lodolo D’Oria, un medico che da 20 anni si occupa degli effetti dello stress lavoro-correlato in ambiente scolastico. In platea, presso l’aula magna del liceo Da Vinci, come riportato da Il Gazzettino, c’era anche il professor Giuseppe Falsone, il docente di matematica preso a spintoni e a schiaffi dal padre di un alunno diversi mesi fa.
L’esperto ha continuato la sua arringa chiarendo che “Ad oggi in Italia le uniche patologie professionali riconosciute agli insegnanti sono la raucedine, la laringite e la disfonia ma uno studio del 2012 ha evidenziato che queste malattie incidono per un quinto rispetto alle patologie psichiatriche. Su cinque insegnanti che passano per il collegio medico di verifica, quattro escono con diagnosi di tipo psichiatrico. Queste, però, non vengono riconosciute. A differenza della raucedine. Se non è un paradosso”.
Ma perché i nostri insegnanti ricevono diagnosi psichiatriche? Perché sono così fragili? Perché nelle loro attività rischiano la salute mentale? “Perché oggi, 50 anni dopo il ‘68, raccogliamo un insegnante sempre più frustrato, sottopagato, svilito, sbeffeggiato e a volte anche picchiato direttamente dai genitori dei ragazzi” sottolinea Vittorio Lodolo D’Oria. E ciò, al di là di tutto, fa riflettere davvero tanto sul nostro sistema scolastico… E non solo su quello.
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