Green pass a scuola e università, via libera a nuovo decreto. Multe salate a chi non lo avrà

L’obbligo di esibizione del Green pass è esteso a tutti (tranne agli studenti)

Mario Draghi

Mario Draghi

Il Consiglio dei ministri, al termine di una riunione durata poco più di un’ora a Palazzo Chigi, ha dato il via libera al decreto legge “per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 in ambito scolastico, della formazione superiore e socio sanitario-assistenziale”.

Il nuovo dl estende l’obbligo del Green pass per accedere agli istituti d’istruzione, scuole e università anche a coloro non appartenenti al personale scolastico. Quindi, dipendenti delle ditte di pulizie, delle mense e tutti quei settori che implicano l’accesso alle strutture d’istruzione. A fare eccezione, gli studenti e quanti esenti dal vaccino.

Nella bozza del dl si legge che “chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative deve possedere ed è tenuto ad esibire la certificazione verde Covid-19″. I controlli spettano ai dirigenti scolastici e nel caso di personale esterno alle scuole, anche ai rispettivi datori di lavoro.

Fino al termine stabilito per lo stato d’emergenza nel nostro Paese, quindi, l’esibizione della certificazione verde sarà obbligatoria per chiunque acceda all’interno delle strutture di istituzioni scolastiche, educative e formative. Il personale lavoratore dell’ambito scolastico, universitario e delle Rsa che verrà trovato senza la certificazione verde, sarà punito con una multa che va dai 400 ai mille euro. La sanzione sarà applicata a coloro che non ne saranno in possesso ma anche a quanti sono addetti al controllo.

Si specifica che riguardo le Rsa tutto il personale, anche esterno, sarà tenuto secondo lo stesso decreto approvato oggi in Consiglio dei ministri, “all’obbligo del vaccino, non del Green Pass”, come invece è attualmente previsto per i lavoratori dell’ambito scolastico e universitario. Il piano è quello di estendere l’obbligo del Green pass a tappe, per arrivare a fine ottobre con l’obbligo di avere il certificato esteso a tutte le categorie di lavoratori.  

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