Hair care, come l’online supporta il settore alle prese con l’emergenza sanitaria

Il Covid-19 ha accelerato le vendite online sull’e-commerce in ogni settore. Tra questi quello dell’Hair care è tra i più in ascesa

Hair Care

Capelli curati

Tra i settori ad aver risentito maggiormente degli effetti della crisi provocata dal Covid-19 vi è certamente quello dell’hair care, ossia dai saloni di parrucchieri, barbieri (oltre ad altri professionisti della cura della persona). Dopo il lockdown nazionale dello scorso anno, tutti gli esercizi di settore hanno potuto riaprire i battenti solo dopo aver adeguato i locali alle prescrizioni di un apposito protocollo sanitario che, tra le altre, impone tutt’ora di contingentare gli ingressi in base alla metratura dei locali.

Ciò, naturalmente, ha richiesto interventi di adeguamento – oltre a quelli di sanificazione – che hanno leggermente ritardato la ripresa delle attività. In aggiunta, dall’entrata in vigore del sistema ‘a colori’, che assegna un colore ad ogni regione in base a specifici indici di valutazione della situazione epidemiologica, l’apertura di barbieri e parrucchieri è stata subordinata all’andamento della curva dei contagi e limitata alle zone arancione e gialla. 

L’impatto del Covid sul settore

In uno scenario di questo tipo, le ripercussioni delle misure restrittive si sono abbattute sia sui singoli esercenti che su i fornitori. I primi hanno dovuto fare i conti sia con la limitazione della propria attività (chiusura in zona rossa) sia con il contingentamento degli ingressi. Questi fattori hanno notevolmente diminuito il numero di clienti rispetto al periodo precedente la diffusione del Covid.

Di conseguenza, con una sorta di effetto domino, anche i fornitori e rivenditori di prodotti per barba, capelli e simili ne hanno risentito, in quanto i saloni costretti a chiudere hanno, fisiologicamente, rinunciare alle forniture abituali. Per comprendere meglio quale sia la portata dell’impatto del Covid su settore, basti pensare che in Italia sono attivi oltre 94mila esercizi che si occupano di “servizi alla persona”, con una media di personale impiegato superiore a tre unità.

Il contributo del digitale

Come accaduto in diversi altri settore, lo shopping digitale ha permesso a molti operatori del comparto ‘hair care’ (barbieri, parrucchieri e acconciatori), in particolare fornitori e rivenditori, di limitare i danni e attutire le perdite nel corso del nuovo anno.

L’aumento delle vendite online di questa particolare categoria merceologica può essere spiegato da una doppia tendenza che si sono consolidate nel corso dell’ultimo anno. Da un lato, l’impossibilità di recarsi dal proprio professionista di fiducia ha spinto molti consumatori ad acquistare i prodotti necessari online, optando per il “fai da te”: basti pensare a chi ha dovuto radersi a casa anziché andare regolarmente dal barbiere.

Dall’altro, la paura del contagio, e le nuove abitudini casalinghe, hanno scoraggiato molti clienti, che hanno preferito diminuire la frequenza con la quale recarsi dal proprio hair stylist. In aggiunta, non va sottovalutato il contributo di alcuni dei fattori che rendono appetibile e vantaggioso gli acquisti online: la praticità e la sicurezza, dovuta al fatto di ricevere il prodotto direttamente a casa senza doversi recare in negozio. A ciò si aggiunge un’ampia varietà di scelta: per farsi un’idea di quale sia la disponibilità, da questo punto di vista, è possibile consultare il catalogo di prodotti per parrucchieri su Gaspa-Milano.

Lo shopping online

Il crescente ricorso allo shopping online non è dovuto esclusivamente al Covid-19, benché l’emergenza sanitaria abbia dato un impulso notevole ai canali di vendita digitali. Questo trend ha permesso non solo alle grandi piattaforme di aumentare le proprie vendite ma ha offerto nuove possibilità anche a realtà locali di consolidata tradizione, introducendole in un mercato molto più ampio e dando loro la possibilità ad accedere un bacino di utenti (e possibili clienti) molto più ampio di quello raggiungibile dai singoli negozi fisici.

Ciò, naturalmente, accelera il processo di diversificazione dei canali di vendita, una risorsa in più per mantenere elevata la propria competitività nel settore.

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