I manifestanti pro sindaco Marino che non vogliono le dimissioni

Dopo la manifestazione di domenica mattina in Campidoglio, i sostenitori di Marino si sono ritrovati in via del Nazareno

Questa mattina, davanti alla sede del Pd, in via del Nazareno, si sono ritrovati i sostenitori di Ignazio Marino, che ieri si erano radunati in forze in piazza del Campidoglio. Alcuni rappresentanti del Pd, quei pochissimi che sono usciti dal portone della sede del partito per recarsi al vicino bar, sono stati contestati al grido " Voi col Padrino noi con Marino". Riportiamo di seguito il pensiero comune di coloro che anche oggi erano insieme per dare sostegno al loro sindaco Marino, pensiero comune espresso dall'elettore Pd Gianfranco: "Il sindaco Marino è stato contrastato e ostacolato perché è stato l'unico sindaco a combattere il malaffare a Roma e ad Ostia. Nessuno come lui è passato sopra a interessi e conventicole e noi non possiamo abbandonarlo". Ed ecco le parole di Gino, un altro manifestante: ''Una persona eletta democraticamente,con il 70% dei voti, non può essere mandata via per una storia di scontrini, che è poi tutta da verificare; ci sono persone politiche che hanno commesso reati ben più gravi e sono ancora ai loro posti, perché vogliono toglierci il sindaco? questo bisogna capire; facciamogli finire il mandato, se poi farà male, non lo voteremo più, questa è democrazia. Marino girava con la bicicletta, con la sua Panda, non ha sfruttato le risorse del Comune, percepiva uno stipendio minimo. Che cosa ha fatto di buono il sindaco? Per fare qualcosa di buono su qualcosa di disastroso non è un lavoro semplice e di breve durata.

Sul capitolo delle case popolari, ad esempio, che sono intestate anche a persone che non avrebbero diritto, una situazione che è rimasta invariata da decenni, ebbene lui è andato a spulciarla, a studiare a chi spetta e a chi no, e ci sono persone famose che pagano pochi soldi per abitazioni al centro storico, e se gli fai le pulci a loro non va bene; all'Ama ha dato 6 mesi di tempo per pulire la città, e se non avesse pulito bene l'avrebbe privatizzata, e ai dipendenti Ama non andava bene questo, e non andava bene neanche quando il sindaco ha pensato di installare a bordo delle macchine che girano per pulire la città, il dispositivo Gps per controllare gli spostamenti, sapere dove vanno, perché non si capiva che facevano molti operatori Ama. E' andato a toccare tanti interessi, di tante lobby, è chiaro che tutti si lamentavano, e ad un certo punto si è deciso di mandarlo via, ma così facendo non si è fatto il bene di Roma. Qui sono passati i Longobardi, i visigoti, ci hanno tolto tutto, adesso ci tolgono pure il sindaco''.

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