Il nuovo Piano Rifiuti della Regione Lazio. Meno rifiuti, gestiti meglio

Con il nuovo Piano Rifiuti 2019/2025 della Regione Lazio, ne beneficeranno i cittadini, l’ambiente e la vivibilità delle nostre città

Piano rifiuti, Regione Lazio

Cassonetti, rifiuti

“Con l’approvazione, all’inizio di agosto, del Piano Rifiuti 2019/2025 il Consiglio Regionale ha varato un provvedimento importante e strategico che detta regole omogenee per Comuni, territori e cittadini, con l’obiettivo di trasformare quella che oggi è considerata una vera e propria piaga in un’opportunità di trasformazione in risorsa. Ne beneficeranno i cittadini, l’ambiente e la vivibilità delle nostre città, attraverso il potenziamento degli impianti, il rilancio della differenziata, la valorizzazione dell’economia circolare, la promozione del riuso, in pieno accordo con le politiche green messe in atto dall’amministrazione Zingaretti e nel rispetto delle linee guida dell’Unione europea”. Commenta così il nuovo Piano Rifiuti Marco Vincenzi, presidente del gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale del Lazio.

Meno rifiuti, più riciclo e riuso: nuove risorse dall’economia circolare

La riduzione della produzione dei rifiuti, passa attraverso l’applicazione della tariffa puntuale, secondo il principio “che meno si inquina e meno si paga”. L’aumento, fino al 70%, della raccolta differenziata; la creazione di isole ecologiche e centri di compostaggio. L’incentivazione dell’economia circolare con investimenti e interventi concreti per favorire la raccolta differenziata, il riciclo e il riuso delle materie, sostenendo la realizzazione di una filiera industriale ecosostenibile.

Autosufficienza nel ciclo dei rifiuti dentro i confini regionali

Un’equa ripartizione territoriale del peso impiantistico, per chiudere il ciclo dei rifiuti all’interno dei propri confini, ridistribuendo il peso in ognuno dei 5 ambiti territoriali ottimali, coincidenti con i territori delle 5 province, che dovranno essere autonome nel trattamento e nello smaltimento, secondo i principi di autosufficienza e prossimità e dovranno indicare gli impianti necessari per il trattamento e lo smaltimento delle varie tipologie di rifiuti, da quelli urbani a quelli industriali, dai rifiuti speciali ai fanghi dei depuratori.

No alla costruzione di nuovi termovalorizzatori e dismissione di quello di Colleferro e realizzazione di un innovativo compound industriale, dove verranno trattati i rifiuti indifferenziati con processi di lavorazione a freddo, permettendo il recupero di materie prime, senza alcun impatto ambientale, che potranno essere rimesse sul mercato.

Controllo, incentivi, formazione, sensibilizzazione e legalità. Così il Lazio diventa ancora più green e sostenibile

Dalla realizzazione di una cabina di monitoraggio per controllare i flussi dei rifiuti e la realizzazione degli obiettivi del Piano, alle agevolazioni per imprese e Comuni che riducono la produzione di rifiuti. Dai corsi di formazione per Green Manager, per promuovere la corretta gestione del ciclo dei rifiuti in istituzioni, ospedali, scuole e grandi aziende pubbliche e private, alle campagne di sensibilizzazione ed educazione ambientale nelle scuole del Lazio. Fino al rafforzamento delle attività di controllo e di vigilanza in materia di tutela ambientale e misure per la legalità e la sicurezza.

“Un grande lavoro di ascolto e raccordo fatto dall’assessore Massimiliano Valeriani insieme ai territori del Lazio, arricchito dalla discussione in Aula, che ribadisce la necessità da parte dei Comuni di esercitare le dirette competenze per raggiungere l’autosufficienza in tema di rifiuti, riequilibrando anche l’ingombrante incidenza di Roma nel rapporto con gli altri territori”, conclude il presidente Marco Vincenzi, “Questa è la strada giusta, così riusciremo a trasformare i rifiuti della Regione Lazio in risorse”.

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