Intervista a Ezio Bosso: Cerco la fragilità, l’amore, il coraggio

Dal 2011 Ezio Bosso convive con una malattia neurodegenerativa progressiva. Si esibisce con il suo amico pianoforte “Gran coda Steinway & Son”

Ezio Bosso è un pianista, compositore e direttore d'orchestra nato a Torino. Ha studiato Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna arrivando a dirigere alcune delle più importanti orchestre internazionali come la London Symphony Orchestra, The London Strings, l'Orchestra del Teatro Regio di Torino e l'Orchestra dell'Accademia della Scala. Ha composto musica classica, colonne sonore per il cinema (per “Io non ho paura” di Salvatores, per “Rosso come il cielo” di Bortone), per il teatro (per registi come James Thierrèe) e la danza (per coreografi come Rafael Bonchela) fino a scrivere sperimentazioni con i ritmi contemporanei.

Dal 2011 Ezio Bosso convive con una malattia neurodegenerativa progressiva. Si esibisce con il suo “amico” Pianoforte Gran coda Steinway & Son della collezione Bussotti-Fabbrini, appositamente preparato sulle specifiche del Maestro da Piero Azzola, e utilizza uno sgabello versatile e di supporto, chiamato “12” e nato dalla collaborazione con l’architetto Simone Gheduzzi di Diverse Righe Studio.

‘’The 12th Room” è un concept album del Maestro Ezio Bosso, composto da due CD: un primo disco con quattro brani inediti e sette di repertorio pianistico, ognuno dei quali vuole rappresentare metaforicamente le fasi che attraversiamo nella vita, e un secondo disco contenente la Sonata No. 1 in Sol Minore che simboleggia la dodicesima stanza. Il disco, registrato quasi interamente live a settembre 2015 durante i concerti al Teatro Sociale di Gualtieri (Reggio Emilia), è disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e sulle principali piattaforme streaming. Subito dopo l’esibizione di Ezio Bosso come ospite al Festival di Sanremo, il disco “The 12th Room” ha raggiunto la prima posizione della classifica iTunes degli album più venduti in Italia.

Dopo avere emozionato l’Italia dal palco del Festival di Sanremo con la sua composizione ,“Following A Bird”, il compositore e direttore d’orchestra Ezio Bosso si accinge ad iniziare il suo tour in tutta Italia per presentare il suo disco “The 12th Room” (Incipit/EGEA Music). Il calendario dell’artista, che ha già registrato i primi sold out a Milano, Roma, Firenze, Verona, Rimini, Cagliari, Udine, Mestre (Venezia) e Schio (Vicenza), si arricchisce a grande richiesta di nuove date nei principali teatri italiani. Siamo riusciti ad incontrarlo per immergerci nella poesia che questo grande musicista esprime attraverso la sua arte e il suo amore per la vita.

1) Maestro Bosso, 12 stanze incarna il mistero della vita. Com’ è riuscito a raccontarlo in note?

‘’Il compito del musicista è anche quello di studiare bene se stesso per arrivare alle sue corde più nascoste. La musica è nobile e questa nobiltà è cangiante e riesce a raccontare l’imponderabile. Mi fa sempre piacere credere che voi giornalisti siate in prima linea per far conoscere la musica. Il concetto di mercato stona con l’essenza della musica. Per questo dobbiamo rimanere uniti per proteggerla dal puro business. Chi fa musica è sempre in risonanza con gli altri. Io sono grato al prossimo per il tempo che mi dedica nell’ascolto e lo ripago, cercando di essere il più bravo possibile’’.

2) In Italia è forte il rapporto con il pubblico?

‘’Non molto, c’è un gelo caldo che io cerco d’infrangere per arrivare a quel calore che percepisco oltre l’apparente freddezza. Io cerco la fragilità, l’amore il coraggio non i formalismi. Io cerco la verità del mio pubblico. La musica è empatia. Azzera le distanze. La musica è uno scambio, è ascolto. Chi sa ascoltare diventa un musicista perché è in risonanza con la bellezza dell’altro’’.

3) Cos’è la musica?

‘’Non è una cosa stabile, s’inabissa, s’ innalza, trascende. Si suona ad elevata velocità, ma nella piena lentezza che richiede l’empatia. La musica è un gesto incondizionato, è gratuità, è innovazione’’.

4) Nelle 12 stanze luminose del suo nuovo album, chi incontriamo?

‘’Bach, Chopin, le loro eterne creazioni, ma anche noi stessi. Noi ci reincarniamo ogni mattina, vivificandoci, crescendo, cambiando, imparando. Il concetto di reincarnazione non è punitivo, si riprende dall’ultima interruzione. Poi incontriamo musica, pittura, letteratura, odori, suoni, personalità. Tante finestre che affacciano sull’alba e sul tramonto. Sono 12 stanze, ma anche 12 storie di stanze che hanno conosciuto tutto. Ci sono storie che si raccontano meglio senza essere raccontate. La musica ti dà gli strumenti per riceverle senza il bisogno di parole. Io sono un esploratore di ciò che gli uomini danno per scontato. Un curioso che crede nella poesia dell’esistenza. Le stanze sono fondamentali perché le abbiamo cercate, sono geometria, architettura, letteratura, arte, protezione e occasione di rifugio. C’è una teoria antica che dice che la vita sia composta da dodici stanze, nessuno può ricordare la prima stanza perché quando nasciamo non vediamo, ma pare che questo accada nell’ultima che raggiungeremo. E quindi si può tornare alla prima. E ricominciare’’.

5) Come tutti i grandi artisti lei ha molto fascino e molte fan. Come definirebbe la sua vita sentimentale?

‘’Semplice, monogama. Ho il grande privilegio di amare e di essere ricambiato. Cosa si può chiedere di più? E’ una fortuna immensa amare ed essere amati. Lo auguro a tutti. Certo l’amore va protetto con l’esclusività. Questo lo rende molto potente. E rende noi molto creativi, generosi, mai scontati’’.

La date del tour di Ezio Bosso:

7 aprile all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari; 8 aprile all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari – SOLD OUT;12 aprile Auditorium Parco della Musica (Sala Sinopoli) di Roma – SOLD OUT; 14 aprile Teatro Ermete Novelli di Rimini – SOLD OUT; 16 aprile Teatro Ristori di Verona – SOLD OUT; 19 aprile Teatro Puccini di Firenze – SOLD OUT; 20 aprile Teatro Verdi di Firenze; 22 aprile al Teatro Toniolo di Mestre (VE) – SOLD OUT; 24 aprile al Teatro Rossetti di Trieste; 27 aprile all’Auditorium Giovanni Agnelli – Lingotto di Torino; 29 aprile al Teatro Astra di Schio (VI) – SOLD OUT;

1 maggio al Teatro Civico di La Spezia; 3 maggio al Teatro Dal Verme di Milano – SOLD OUT; 5 maggio al Teatro Sociale di Como; 7 maggio all’Auditorium Parco della Musica (Santa Cecilia) di Roma; 10 maggio al Teatro Nuovo di Udine – SOLD OUT; 12 maggio al LAC di Lugano; 15 maggio al Teatro Petruzzelli di Bari; 17 maggio al Teatro Cilea di Reggio Calabria; 20 maggio al Teatro Massimo di Pescara; 22 maggio al Teatro Auditorium Santa Chiara di Trento; 26 maggio al Teatro Carlo Felice di Genova.

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