“Io sto con Sergio Pirozzi”: striscioni per l’ex sindaco di Amatrice

“Chi ha scavato con le proprie mani per la sua gente non può essere punito”

“Io sto con Sergio Pirozzi”. Alcuni striscioni sono apparsi in città nella notte tra sabato 12 e domenica 13 ottobre 2019; in particolare, uno si trova di fronte il Tribunale di Rieti e recita “Chi ha scavato con le proprie mani per la sua gente non può essere punito”. Sono parole di sostegno al consigliere regionale Sergio Pirozzi, ex sindaco di Amatrice, rinviato a giudizio (insieme ad altre 5 persone) per i crolli di piazza Sagnotti, nella quale sono morte 7 persone. Pirozzi, in una nota, si era detto “basito” per il rinvio a giudizio, pronto ad affrontare il processo “a testa alta”.

Terremoto di Amatrice, Pirozzi a processo per il crollo di una palazzina

L’ex sindaco di Amatrcie, Sergio Pirozzi, oggi consigliere regionale del Lazio, è stato rinviato a giudizio dal gup del Tribunale di Rieti, Giovanni Porro, per il crollo di una palazzina ex Ina Casa in piazza Sagnotti. L’edificio era crollato la notte del 24 agosto 2016 a causa del terremoto. In quel crollo persero la vita sette persone. Insieme a Pirozzi sono state rinviate a giudizio altre cinque persone. Si tratta di Ivo Carloni (il progettista), i tecnici del Genio civile Valerio Lucarelli, Giovanni Conti e Maurizio Scacchi, e l’allora comandante dei vigili urbani di Amatrice Gianfranco Salvatore. Una ulteriore indagata, Virna Chiaretti, responsabile tecnico del Comune di Amatrice, è stata prosciolta, mentre un quarto dirigente del Genio Civile, Maurizio Peron, ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato. Stando all’inchiesta dei pm Lorenzo Francia e Rocco Gustavo Maruotti la palazzina, in seguito al sisma dell’Aquila del 2009, fu ristrutturata ma senza rispettare le norme antisismiche. Secondo l’accusa il progetto avrebbe contenuto “gravi errori” e un “indicatore di rischio inattendibile e non realistico”.

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