“L’acqua non finisce mai!”

Il bene più prezioso del Pianeta scarseggia

“L'acqua non finisce mai!” E' la tipica frase che i bambini delle elementari dicono al barista di turno quando chiedono un bicchiere d'acqua appena usciti da scuola.

Niente di più sbagliato, purtroppo (ma le maestre cosa gli insegnano?).

Gli ultimi decenni hanno visto un cambiamento climatico epocale e senza precedenti. Effetto serra e inquinamento a mille, consumi impennati e senza controllo.. Tutto e il contrario di tutto hanno portato alla situazione odierna che stiamo imparando a conoscere e che comincia ad impattare sul nostro quotidiano.

Con la desertificazione in atto in diverse parti del nostro Paese e un inverno alle spalle che inverno non è mai stato, ecco che già è estate. Sì, lo so, oggi temporale e piccolo calo di temperature.. La classica eccezione che conferma la regola.

La sete, quella vera, nel Pianeta, almeno per la maggior parte dei suoi abitanti, c'è sempre stata e poco o nulla si è fatto per alleviarla. Così lontana dalla nostra quotidianità che sembra un film.

La sete, quella vera del Pianeta, sta continuando ed anzi cresce grazie anche a Paesi che stanno crescendo e non solo dal punto di vista della popolazione.

Cina, India, Brasile e qualche accenno africano stanno significando una svolta. Se l'inquinamento ha fatto e continua a fare la sua parte, infatti, i prodotti destinati all'alimentazione umana, con la carne al primo posto, stanno contribuendo notevolmente al consumo di acqua.

Nessuna attività produttiva destinata all'alimentazione umana è così costosa in termini di consumo d'acqua e inquinamento ambientale quanto quella dedita all'allevamento di animali destinati al macello.

Per produrre 1 solo kg di carne di manzo occorrono 15mila litri d'acqua. Per lo stesso quantitativo di carne di pollo si arriva a 4mila. 1 kg di maiale “costa” 5mila litri d'acqua. La crescita di Paesi che fino a pochi anni fa continuavano a segnare il passo anche dal punto di vista del consumo di carne sta portando ad un'inversione di tendenza che, seppur lontana dagli enormi standard dei consumi europei e nordamericani comincia a farsi sentire.

“..la domanda d'acqua crescerà sempre di più e probabilmente causerà una crisi globale. L'aumento del consumo di prodotti animali anche in Paesi come Cina e Brasile porta considerevoli effetti sull'ambiente. La richiesta d'acqua sarà uno dei problemi maggiori di questo secolo.” A dirlo fu la FAO, qualche anno fa in occasione di un incontro internazionale sul tema.

Cina, Brasile, India.. Tutti Paesi lontani, troppo lontani. E allora fermiamoci qui, magari a Roma.

La tradizione delle fontanelle è spettacolare. La mappa delle fontanelle di Roma che è in Rete ne segnala diverse migliaia. Migliaia! Quando mai, in altre città d'arte potresti dissetarti a costo zero e, praticamente in ogni angolo del centro e della periferia, di giorno e di notte? Bello, tutto bello ma, oggi, almeno oggi un pulsantino che evitasse lo spreco di laghi di Garda buttati nelle fognature ogni santo giorno non sarebbe una cattiva idea. Ogni anno, a causa di acqua malsana e inquinata muoiono tanti, tanti, tanti bambini nel mondo. Oltre 1 milione e mezzo! E' un mondo lontano, però. Già, anche quello troppo lontano che quasi quasi sembra un film. Magari, prossimo anno, ci si va in vacanza.

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