La Coca Cola si beve Lurisia per 88 milioni di euro

E Slow Food interrompe la collaborazione: no alla globalizzazione e alla partnership con uno dei primi gruppi mondiali nel campo alimentare

La Coca Cola Italia compra per 88 milioni di euro Lurisia, l’azienda di acque minerali e bibite in provincia di Cuneo. Slow Food per questo interrompe la collaborazione: non è più pensabile di continuare una partnership con uno dei primi gruppi mondiali nel campo alimentare.

Dal 2017 Lurisia era controllata dal fondo d’investimento Idea Taste of Italy, che ha per soci Dea Capital Alternative Funds, la famiglia Invernizzi e Eataly Distribuzione. L’acquisizione è stata annunciata da Coca Cola e sarà conclusa entro l’anno. Piero Bagnasco, presidente e amministratore delegato di Lurisia e Alessandro Invernizzi resteranno nel consiglio di amministrazione per garantire continuità in quanto rappresentanti degli azionisti venditori.

Lurisia venne fondata nel 1940 a Roccaforte Mondovì e oltre ad acque minerali naturali e frizzanti vende anche chinotto, gazzosa, aranciata, limonata e acqua tonica, in bottiglie di vetro disegnato dall’architetto e designer Ettore Sottsass e realizzate dall’azienda Guzzini. Lo stabilimento di Lurisia si aggiunge agli altri 4 di CocaCola in Italia: in Campania, Abruzzo, Basilicata e Veneto, dove ha sede il più grande centro produttivo di Coca-Cola in Europa.

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