Latina, sequestro multimilionario al noto imprenditore Gianluca Tuma

Apposti sigilli a beni mobili e immobili. L’ammontare del valore della confisca sfiora i 3 milioni di euro, proventi derivanti da attività illecite

Maxi sequestro patrimoniale dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine che, su impulso del Questore di Latina Giuseppe DE MATTEIS, continua incessante la sua attività  volta a far emergere illegalità e utilità “guadagnate” illecitamente. La Questura di Latina sta ultimando in queste ore l’esecuzione di un importante sequestro preventivo quale misura di prevenzione, da irrogare nella provincia pontina. Sono stati apposti quindi i sigilli a beni mobili ed immobili,  posizioni creditizie in differenti istituti di credito, e nei confronti di tante società, il tutto riconducibile a Gianluca TUMA, personaggio noto in città, giusto decreto del Tribunale di Latina che ha emesso il provvedimento, accogliendo e condividendo in pieno le risultanze investigative della Polizia di Stato.

La Divisione Polizia Anticrimine ha avviato una capillare e minuziosa indagine nei confronti di Gianluca TUMA, da sempre gravitante nel tessuto criminale della provincia pontina. Le approfondite indagine sono state mirate a  dimostrare, in maniera incontrovertibile, come il TUMA abbia, di fatto, tratto sostentamento e ricchezze  da attività illecite  manifestando, con modalità sempre più elaborate, la sua spiccata capacità non solo a compiere ma anche a organizzare, promuovere e gestire  trame criminali, sebbene impegnato a  ritagliarsi l’immagine di un rispettabile imprenditore. Invece ha mantenuto, nella  maniera più occulta possibile, saldi contatti con la criminalità dedita alla commissione di reati particolarmente remunerativi. Le approfondite indagini patrimoniali hanno evidenziato come l’imprenditore e la sua famiglia, anche attraverso le varie società, operino con i proventi derivanti da attività delittuose. L’asse immobiliare e finanziario accumulato, è in evidente sproporzione con le disponibilità dirette e indirette dichiarate al fisco.

Il patrimonio sequestrato, accumulato anche attraverso interposte persone per un ammontare di circa 3 milioni di euro, si concretizza nei seguenti beni e utilità:

  • n. 5 immobili di cui un appartamento al centro della città, 
  • n. 4 locali commerciali,
  • n. 3 autocarri,
  • n. 1 rimorchio,
  • n. 2 autovetture,
  • n. 2 motocicli,
  • quote societarie e rapporti bancari di 14 società.

 

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