Lazio Ambiente: Sindacati scrivono alla Regione per acconto forfettario

“Non intendiamo più consentire il protrarsi di una situazione che dura ormai da troppo tempo…”

I rappresentanti sindacali di Lazio Ambiente tornano a scrivere alla Regione. Dal presidente Zingaretti, agli assessori coinvolti nella vicenda e ai capo gruppo in consiglio regionale, sono in molti ad aver ricevuto la corrispondenza, a poco più di una settimana dalla protesta.

“Ieri (17 aprile ndr) l’amministrazione del personale della nostra azienda ci ha inviato una comunicazione nella quale siamo stati informati della situazione finanziaria – si legge nella missiva delle RSU – si tratta di un acconto forfettario che verrà versato in questi giorni per quanto riguarda gli stipendi di marzo”.

Nella comunicazione, in effetti, l’amministrazione del personale ha comunicato gli acconti degli stipendi, pari a 1000,00 euro per chi ha un contratto full time e pari a 500,00 euro per chi ha un contratto part time.

“Non intendiamo più consentire il protrarsi di una situazione che dura ormai da troppo tempo – annunciano le RSU degli impianti di termovalorizzazione CGIL, UIL e UGL, Talone, Caporossi e Lucci – abbiamo la certezza che oggi si sarebbero potuti erogare acconti ben superiori rispetto a quelli annunciati, che hanno il sapore amaro di un’elemosina. Oggi si potevano addirittura pagare interamente gli stipendi, invece  si è scelto di pagare i fornitori dei mezzi e dei carburanti senza tener conto delle difficoltà dei dipendenti che ben si conoscono e delle diffide sin ora pervenute in tal senso. Riteniamo quest’ultimo atto l’ennesimo sfregio nei confronti dei 370 dipendenti che hanno lavorato sempre con onestà intellettuale – proseguono le RSU – nonostante la mancanza di certezze da quattro anni a questa parte. Abbiamo assistito e continuiamo a farlo, a chiacchiere inconcludenti, si pubblica un bando di vendita in assenza di una decisione da parte della proprietà e pervengono, da alcuni amministratori locali, notizie, date per certe, in cui la Regione starebbe dando già per “morti” gli impianti, quegli stessi impianti dove la Regione sta buttando e sprecando milioni di euro dei contribuenti non sbloccando i lavori e tenendo fermi i mezzi per il revamping in un parcheggio al costo di svariate decine d migliaia di euro”.

Dopo le proteste, gli incontri e gli attenzionamenti della scorsa settimana, pare che nulla sia cambiato, almeno non i meglio a sentire i lavoratori.

“Per tutti questi motivi siamo a sollecitare innanzi tutto l’erogazione di tutto lo stipendio di marzo – le conclusioni di Talone, Caporossi e Lucci – dando precedenza a tutte le spettanze dei dipendenti, poi iniziare a provvedere all’imminente mensilità di Aprile, per non ritrovarci ogni mese in questa condizione, ancora,  l’esibizione degli estratti conto bancari, un incontro con il Presidente e gli Assessori regionali, come reclamato a gran voce il giorno della protesta e non da ultimo conoscere le vere decisioni della proprietà in merito alle sorti di Lazio Ambiente Spa”.

Lascia un commento