L’esempio di una Roma ritrovata: la nuova incredibile Piazza Vittorio

Piazza Vittorio e il Rione Esquilino tra contraddizioni e insicurezze si vede rinascere, con il nuovo splendido giardino riqualificato

Piazza Vittorio

Piazza Vittorio di Roma riqualificata

Era la fine dell’800 quando a Roma Gaetano Koch (architetto italiano di origini tirolesi) fu chiamato a realizzare la piazza che ancora oggi risulta essere la più vasta della capitale. Rappresenta il cuore del Rione Esquilino, allora chiamato quartiere De Merede, poi detto Quartiere Piemontese. Palazzi e portici, e una piazza che diventerà storica e che i romani, per natura pigri, ribattezzarono Piazza Vittorio, eliminando Emanuele II…
Da subito diventò un luogo di grande passaggio di uomini e merci per la vicinanza con la Stazione Termini. Così fu del tutto naturale la nascita e la crescita di un mercato fiorente. Un mercato capace di resistere all’epoca fascista, alla guerra e al fenomeno della “borsa nera”.

Il mercato coperto di Piazza Vittorio: sapori dal mondo

Tante le contraddizioni e le problematiche, create dalle molteplici bancarelle e banchi alimentari, soprattutto quelle relative all’igiene. Tuttavia il mercato resistette nel tempo fino ad essere trasferito nel 2001 nell’ex Caserma Sarri, al coperto, quindi più controllabile e più vivibile.

Ora è una eccellenza. Nuovi colori, nuovi odori, nuovi sapori, un mix di prodotti provenienti da tutto il mondo che caratterizzano la natura multietnica che il rione ha ormai da tempo assunta.

L’Orchestra di Piazza Vittorio

Dopo il trasferimento del mercato a rianimare l’interesse per la piazza furono diverse associazioni. Tra le quali una che ebbe la geniale idea di creare l’Orchestra di Piazza Vittorio.

Nata con l’autotassazione di alcuni illuminati cittadini, i quali aiutarono l’inserimento di eccellenti musicisti, provenienti da tutto il mondo, garantendo loro occupazione e alloggi.

Lo scopo era anche quello di garantire la ricerca e il recupero di repertori musicali diversi e sconosciuti al grande pubblico.

Il piemontese Giacomo Fassi: gelati e pasticceria

Ma se facciamo un passo indietro vediamo un’altra realtà che segna la storia del Rione Esquilino, nata nello stesso periodo nel quale fu inaugurata la piazza. L’antica gelateria Fassi di Giacomo Fassi e che, ancora oggi, anche se con un tipo di gestione completamente diversa, continua a produrre gelati artigianali dal 1880!

Giacomo Fassi, un piemontese che animò il quartiere Piemontese. Una coincidenza, ma la realtà superò l’immaginazione quando il figlio Giovanni diventò pasticcere presso la Casa Reale.

Il nuovo giardino, e che giardino!

Oggi, finalmente dopo decenni di abbandono e di degrado, a Piazza Vittorio è stata restituita anche l’anima, il “respiro verde” , il giardino e che giardino! Un’opera che riqualifica e rilancia l’intero Rione e che rinvigorisce l’interesse per i beni comuni fruibili a tutti. La natura che mangia, anzi divora, il cemento e che invoglia ogni tipo di attività al suo interno, che valorizza i palazzi ottocenteschi, che cattura i raggi del sole dall’alba al tramonto.

La natura che illumina lo spirito multietnico dell’Esquilino sempre più votato all’integrazione e desideroso di annullare l’insicurezza che negli anni lo aveva caratterizzato.

Un monito per tutti, cittadini e istituzioni. Affinché un progetto portato a termine tra mille difficoltà realizzative non venga abbandonato e che invece possa essere l’esempio di una Roma ritrovata.

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