Mafia, minacce a referente Cittadini contro le Mafie Lazio

Gaetano Pascale è stato minacciato dopo un incontro con gli studenti di un liceo di Tivoli

Pubblichiamo il comunicato stampa firmato da Antonio Turri, presidente de "I Cittadini contro le mafie e la corruzione". Tratto dall sito www.icittadini.it

Hanno usato la foto scattata venerdì a Gaetano Pascale durante l’incontro con gli studenti del  Liceo Classico di Tivoli per fargli arrivare altre minacce. L’incontro è stato organizzato dal Circolo di Tivoli dell’ Associazione nazionale  "I Cittadini Contro le Mafie e la Corruzione", di cui Gaetano è il referente regionale per il Lazio. L’incontro vedeva tra gli altri l’intervento di Giuliano Girlando e di Fulvia Quinci, anch’essi esposti in questi mesi sul fronte delle denunce e della sensibilizzazione dei cittadini di quel territorio, pesantemente interessato all’agire di "Mafia Capitale" da anni negata da una parte della politica  e da settori delle istituzioni locali "assenti". 

 Gaetano Pascale, con Piero Fierro, anch’egli ex investigatore della Polizia di Stato e nostro referente della provincia di Roma, cosi come Gianni Ciotti dell’Ufficio di presidenza de "I Cittadini Contro le Mafie",  da anni denunciano la pervasività dei clan mafiosi che agiscono nella Capitale e nel Lazio, facendo nomi e cognomi e denunciando le coperture e collusioni della politica corrotta e le complicità di settori delle pubbliche amministrazioni. Da mesi molti dei nostri referenti territoriali sono al centro di una campagna di delegittimazione ed in alcuni casi di vera e propria minacce, dovute al fatto che si stanno mettendo al centro degli obiettivi dell ‘Associazione "i poteri forti" colludenti con le organizzazioni mafiose e con quelle realtà collegate che hanno fatto dell’affarismo e del ladrocinio le finalità da perseguire.

Gaetano Pascale e tutti gli altri amici impegnati nella nostra Associazione, da Siracusa a Palermo, passando per la Calabria, la Puglia, la Campania fino a Bolzano e nel resto del Paese, non sono e non resteranno soli. Noi stiamo con Gaetano Pascale e con tutti coloro i quali non fanno parte di quella folta schiera di adulatori del "palazzo". Hanno usato la foto scattata venerdì a Gaetano Pascale durante l’incontro con gli studenti del  Liceo Classico di Tivoli per fargli arrivare altre minacce. L’incontro è stato organizzato dal Circolo di Tivoli dell’ Associazione nazionale  "I Cittadini Contro le Mafie e la Corruzione", di cui Gaetano è il referente regionale per il Lazio. L’incontro vedeva tra gli altri l’intervento di Giuliano Girlando e di Fulvia Quinci, anch’essi esposti in questi mesi sul fronte delle denunce e della sensibilizzazione dei cittadini di quel territorio, pesantemente interessato all’agire di "Mafia Capitale" da anni negata da una parte della politica  e da settori delle istituzioni locali "assenti". 

 Gaetano Pascale, con Piero Fierro, anch’egli ex investigatore della Polizia di Stato e nostro referente della provincia di Roma, cosi come Gianni Ciotti dell’Ufficio di presidenza de "I Cittadini Contro le Mafie",  da anni denunciano la pervasività dei clan mafiosi che agiscono nella Capitale e nel Lazio, facendo nomi e cognomi e denunciando le coperture e collusioni della politica corrotta e le complicità di settori delle pubbliche amministrazioni. Da mesi molti dei nostri referenti territoriali sono al centro di una campagna di delegittimazione ed in alcuni casi di vera e propria minacce, dovute al fatto che si stanno mettendo al centro degli obiettivi dell ‘Associazione "i poteri forti" colludenti con le organizzazioni mafiose e con quelle realtà collegate che hanno fatto dell’affarismo e del ladrocinio le finalità da perseguire.

Gaetano Pascale e tutti gli altri amici impegnati nella nostra Associazione, da Siracusa a Palermo, passando per la Calabria, la Puglia, la Campania fino a Bolzano e nel resto del Paese, non sono e non resteranno soli. Noi stiamo con Gaetano Pascale e con tutti coloro i quali non fanno parte di quella folta schiera di adulatori del "palazzo".

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