Manziana, condannato a 8 mesi l’automobilista che ha travolto e ucciso Lina Cappelletti

Otto mesi di reclusione per il reato di omicidio stradale. Giudicato colpevole il 73enne di Blera, in provincia di Viterbo

Lina Cappelletti

Lina Cappelletti, la donna investita e uccisa a Manziana

Era la mattina di giovedì 10 marzo 2022, quando una signora 88enne di Manziana, in provincia di Roma, si stava recando al cimitero comunale per fare visita alla tomba della cara figliola. Mentre attraversava la strada, in via dei Platani, in corrispondenza delle strisce pedonali, fu investita in pieno da un Suv guidato da un 73enne di Blera (Vt), che si fermò per verificare le condizioni di salute della donna ed eventualmente prestarle soccorso.

Molto attiva, Lina godeva di ottima salute

La signora Cappelletti, nonostante l’età avanzata, godeva ancora di ottima salute ed era in gran forma, totalmente autosufficiente; anzi, cuoca e grande appassionata di cucina, cucinava lei per tutti in famiglia, curava il proprio giardino meglio di un orto botanico e amava andare in campagna per raccogliere erbe selvatiche da utilizzare per i suoi piatti genuini.

E, tra le sue varie attività, ogni giorno si recava in cimitero per rendere visita alla figlia prematuramente scomparsa e per tenere in ordine la sua tomba. Ironia del destino, quel maledetto giovedì mattina l’anziana era diretta proprio qui, proveniva da piazzale dell’Università Agraria e, per raggiungere il camposanto, ha attraversato la strada di fronte, via dei Platani, in corrispondenza delle strisce pedonali e all’altezza del civico 17, quando il Mitsubishi Pajero condotto dal settantatreenne, che sopraggiungeva in direzione Roma, l’ha inopinatamente e incomprensibilmente travolta: sull’asfalto nessun segno di frenata.

Deceduta all’Ospedale di Bracciano

L’ottantottenne è stata trasportata d’urgenza in ambulanza dai sanitari del 118 in condizioni critiche all’ospedale di Bracciano ma, nonostante tutti i tentativi dei medici di salvarla, è deceduta poche ore dopo a causa dei troppo gravi politraumi fratturativi ed emorragici riportati, in particolare al capo e nella regione pelvico addominale, nel tremendo impatto con il cofano e il paraurti del Suv prima, e nella rovinosa caduta a terra poi, come confermato dall’autopsia disposta dall’autorità giudiziaria.

Investitore iscritto nel registro degli indagati

L’automobilista è stato infatti subito iscritto nel registro degli indagati nel procedimento penale per omicidio stradale aperto dalla Procura di Civitavecchia: i familiari della vittima, per essere assistiti, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A.  S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini.

Rinvio a giudizio per l’automobilista

E al termine delle indagini preliminari il Pubblico Ministero titolare del fascicolo, la dott.ssa Martina Frattin, sulla base dei rilievi effettuati dalla Polizia locale di Manziana e del loro rapporto, delle testimonianze acquisite e della consulenza cinematica, ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per l’automobilista ritenendolo l’esclusivo responsabile della tragedia e imputandogli il fatale investimento dell’anziana.

Lina Cappelletti “attraversava la carreggiata in prossimità delle strisce pedonali da destra verso sinistra rispetto alla direttrice di marcia dell’autovettura“, recita la richiesta del rinvio a giudizio del Pm, attribuendo all’imputato “colpa consistita in negligenza, imprudenza, imperizia e nella violazione della disciplina della circolazione stradale“: in particolare gli articoli 140 e 141 commi 1, 2 e 3, 4 del Codice della Strada, “che prescrivono, nel loro combinato disposto, di regolare la velocità di marcia e mantenere il controllo del veicolo in modo da consentire ai pedoni che abbiano già cominciato l’attraversamento della carreggiata di raggiungere in sicurezza il lato opposto della stessa“, sempre per citare l’atto del Sostituto Procuratore.

Sentenza del processo

Si è così arrivati al processo e alla sentenza del 27 aprile 2023. I familiari di Lina Cappelletti, che ha lasciato un figlio, quattro amatissimi nipoti e due sorelle, sono già stati da tempo integralmente risarciti dalla compagnia di assicurazione della vettura, ma si aspettavano anche una risposta dalla giustizia penale. Che oggi è arrivata.

E’ stato condannato otto mesi di reclusione, con la sospensione condizionale, per il reato di omicidio stradale, il 73enne, di Blera, in provincia di Viterbo, l’automobilista che il 10 marzo 2022 a Manziana (Roma) ha investito e ucciso l’88enne Lina Cappelletti mentre attraversava a piedi la strada.

La sentenza è stata pronunciata all’esito dell’udienza tenutasi quest’oggi, giovedì 27 aprile 2023, in tribunale a Civitavecchia, dal giudice dott.ssa Paola Petti. L’imputato per il processo ha scelto il rito abbreviato usufruendo dei relativi benefici previsti sulla quantificazione finale della pena.