Milano, 11 borseggiatrici evitano il carcere grazie alla gravidanza

Nel capoluogo dei furti 11 borseggiatrici sono state fermate dalla polizia. Come sancito dal codice penale, non potranno essere arrestate perché sono incinte

Polizia di stato

11 borseggiatrici sono state fermate a Milano con accusa di furto. Le criminali erano solite frequentare le fermate della metro più affollate di turisti come Duomo, Cadorna e la Stazione Centrale.

Infatti, una delle tecniche per non dare nell’occhio era quella di sfruttare la folla e le ore di punta.

Dopo un pomeriggio di appostamenti e di sorveglianza le forze dell’ordine della Polmetro hanno avviato le procedure di arresto.

Portate in questura sono state sottoposte al fotosegnamento e a daspo urbano con ordine di allontanamento.

11 borseggiatrice incinta non possono andare in carcere

Le accusate hanno un’età compresa dai 19 ai 50 anni, tutte con figli. Ma non solo ognuna di loro è attualmente incinta. Inoltre, sono tutte nomadi e di etnia rom.

Per questo motivo alcuni hanno ipotizzato a un piano ben architettato, poiché secondo la legge italiana l’articolo 146 del codice penale afferma che qualsiasi pena è sospesa per le donne incinte e le madri di figli fino a un anno.

Tutte hanno precedenti penali. Tre di loro sono indagate per violazione del daspo, mentre altre tre per tentato furto pluriaggravato. Alcune di loro raggiungono cumuli di pena a due cifre.

Milano il capoluogo dei borseggiatori

Nel 2021 il quotidiano Il Sole24Ore aveva elaborato l’indice di criminalità delle città italiane. Dal report risultava come prima in classifica il capoluogo lombardo Milano, seguita da Bologna e Rimini.

Infatti, Milano è la citta italiana con più denunce complessive per reati ascrivibili alla criminalità. Secondo il report soltanto nell’anno del 2020 ci sono state circa 159613 denunce legate alla criminalità. Dunque, 4866,3 ogni 100mila abitanti.

Rispetto alle altre città italiane che possono vantare un numero assai minore di denunce (Bologna 47192 e Rimini 15642), Milano si distingue per denunce di furto. Infatti, la città è il capoluogo dei borseggiatori scaltri e non violenti, che con destrezza riescono anche a commettere i furti mentre si è in sosta in auto.

Oltretutto Milano risulta essere la seconda in Italia per furti in negozi e terza per rapine, mentre quarta per borseggi violenti per strada.