Napoli-Roma 2-1: decide Simeone sul finale, non basta una prova coraggiosa

La squadra di Mourinho va sotto nel primo tempo e nella ripresa pareggia provvisoriamente con El Shaarawy. L’argentino la risolve a 5 dal 90’

Un frangente di Napoli-Roma: un tiro di Pellegrini murato dalla difesa

Napoli-Roma segna l’ennesima vittoria dei partenopei, sempre più lanciati verso lo scudetto, al cospetto però di una Roma in partita sino all’ultimo. Hanno deciso i dettagli, i cambi e un tasso tecnico maggiore.

Napoli-Roma: la cronaca del primo tempo

Mourinho per Napoli-Roma sceglie la formazione tipo, con il consolidato terzetto difensivo e davanti Pellegrini e Dybala a supporto di Abraham. Unico adattamento Zalewski a destra (al posto di Celik squalificato) e Spinazzola a sinistra, con El Shaarawy pronto a subentrare. L’ex Spalletti sceglie il tridente atomico Lozano-Osimhen-Kvaratskhelia.

È proprio il georgiano al quinto a creare il primo pericolo da fuori, con Rui Patricio che mette in angolo. È una partita dai ritmi elevati, così come l’agonismo che “indurisce” da subito gli interventi. Brivido all’11’ con Kim che su lancio lungo dalla trequarti, nell’anticipare Abraham e Meret spizzando di testa prende il palo della propria porta. Al 17′ Napoli in vantaggio con una grande azione: Mario Rui pressato in mezzo a due libera Kvaratskhelia sull’out di sinistra, cross con il contagiri per Osimhen che stoppa di petto il pallone, l’aggiusta con la coscia e calcia al volo un missile centrale su cui Rui non può nulla.

La Roma prova a reagire ma crea qualche presupposto solo sul finale di tempo: al 37′ doppio tentativo da fuori con Pellegrini (murato) e Dybala (pallone alto). Anche Zielinski ci prova dal limite, troppo centrale. A 30” dall’intervallo l’occasione giallorossa più grande con Spinazzola che di controbalzo impegna Meret.

Nella ripresa decide il neoentrato Simeone

Mou prova un cambio più offensivo, inserendo El Shaarawy per Spinazzola sulla fascia sinistra e la sua Roma è effettivamente più proiettata in avanti. L’italo-egiziano su cross da destra forse è troppo altruista nel servire Abraham, anticipato dai centrali napoletani. Zalewski da destra calcia a lato. A metà ripresa doppia occasione in pochi secondi col riflesso di Meret su colpo di testa di Cristante più il tiro di Ibanez murato. Su corner giallorosso pericolosissima ripartenza del Napoli 3 vs 2 con Rui Patricio che alza in angolo su Kvaratskhelia.

A un quarto d’ora dalla fine la Roma viene premiata dal suo atteggiamento e pareggia proprio col subentrato. Cross di Zalewski dalla trequarti palla che sfila sul secondo palo, El Shaarawy brucia la marcatura di Lozano e di punta insacca tra palo e Meret. Il pareggio non spaventa il Napoli che, anzi, si riversa in avanti con un tridente nuovo formato da Simeone, Elmas e Raspadori. Cambio in attacco anche per la Roma con Belotti che sostituisce Abraham (problemi muscolari). Mentre Mourinho prepara un cambio difensivo (Vina) a 5 dalla fine torna avanti il Napoli con il “bomber di scorta”. Imbucata di Zielinski in mezzo per Simeone, l’argentino spalle alla porta gode di un metro di libertà concessogli da Smalling, si gira e piazza il palone all’incrocio in una sorta di rigore in movimento.

È il punto decisivo, sul finale Rui Patricio salva con i piedi su Raspadori prima e dopo gli ultimi attacchi disperati giallorossi, vani. Vince ancora il Napoli, che ora è a +13 sulla prima inseguitrice (l’Inter). La Roma viene scavalcata da Atalanta e Lazio ed è sesta, a un punto dal quarto posto: una partita coraggiosa non è bastata.