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Non viene eletto e distrugge l’ufficio

Non l’ha presa proprio bene la sconfitta alle elezioni amministrative, l’ex consigliere comunale del Pdl, Patrizio Bianconi.
Eletto nel 2008, a questa tornata elettorale ha ottenuto oltre 3600 voti, che però non sono bastati a garantirgli la poltrona in Campidoglio.
Un dato che l’ha fatto uscire fuori di senno. Tanto che, martedì sera, è entrato nell’ufficio romano del Pdl, in via delle Vergini, e ha sfogato la sua rabbia urlando contro i colleghi e distruggendo l’ufficio.
La stanza ora è chiusa perché non più agibile.
Ma Bianconi non è nuovo alla cronaca romana. Tanto che il nome dell’ex consigliere comunale è legato ad una missiva indirizzata ad un cittadino romano che chiedeva il riposizionamento dei bidoni della spazzatura collocati, a suo dire, inadeguatamente. Bianconi, come politica richiede, si era reso disponibile a risolvere il problema. Ma a far discutere, era il modo in cui aveva offerto sostegno al cittadino: nella lettera di risposta, Bianconi scriveva che l’uomo in questione avrebbe dovuto stipulare un “patto di sangue”, ovvero, avrebbe dovuto garantirgli la promessa di voto nel 2013.
Chi di voto ferisce, di voto perisce.
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