Notte di Natale, Papa Francesco: “basta morti sul lavoro! Impegniamoci per questo”

Troppe morti bianche quest’anno. Papa Francesco durante la Messa della Notte di Natale dedica delle preghiere alle vittime. Solidarietà e fratellanza sono i temi saldi per questo Natale

Papa Francesco durante la messa nella notte di Natale

Papa Francesco, messa della notte di Natale

Ieri sera, 24 dicembre, Papa Francesco ha celebrato la Messa della Notte di Natale nella Basilica di San Pietro.

Dopo lo svolgimento della tradizionale celebrazione come lo svelamento del bambin Gesù, Papa Francesco coglie l’occasione per rivolgere le sue preghiere a tutte le vittime bianche in quest’anno e stare vicino ai loro cari.

Dio stanotte viene a colmare di dignità la durezza del lavoro. Ci ricorda quanto è importante dare dignità all’uomo con il lavoro, ma anche ‘dare dignità al lavoro dell’uomo’, perché l’uomo è signore e non schiavo del lavoro. Nel giorno della Vita ripetiamo: basta morti sul lavoro! E impegniamoci per questo

Come riporta La Repubblica, quest’anno rispetto al 2020 le denunce di incidenti sul lavoro sono aumentate del 6,3%. Oltre più di 1mille morti sono stati registrati con cause legate al contesto lavorativo. Un vero Spoon River sempre più in crescita poiché devono ancora essere inseriti nel conteggio i mesi di novembre e dicembre.

Dati preoccupanti che, in un momento così importante per i cristiani come la Notte di Natale, vengono ricordati da Papa Francesco, il quale con un parallelismo alla vita di Gesù e al contesto in cui il bambinello si trovava nel momento della sua nascita, parla di povertà e di accoglienza.

Guardiamo ancora al presepe e vediamo che Gesù alla nascita è circondato proprio dai piccoli, dai poveri” . “Stavano lì per lavorare, perché erano poveri e la loro vita non aveva orari, ma dipendeva dal gregge“. Infatti, un altro invito fatto dal Pontefice è quello di “accogliere la piccolezza significa ancora una cosa: abbracciare Gesù ‘nei piccoli di oggi’. Amarlo, cioè, negli ultimi, servirlo nei poveri. Sono loro i più simili a Gesù, nato povero. Ed è in loro che Lui vuole essere onorato. In questa notte di amore un unico timore ci assalga: ferire l’amore di Dio, ferirlo disprezzando i poveri con la nostra indifferenza. Sono i prediletti di Gesù, che ci accoglieranno un giorno in Cielo“.

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