Omicidio Mollicone, in aula l’esperta di “delitti irrisolti”spiega com’è morta Serena
L’esperta forense illustra ai giudici la sua ipotesi di come sia morta la giovane di Arce
![tomba di serena mollicone](https://www.ilquotidianodellazio.it/wp-content/uploads/2022/01/213359073-b8ce1e6f-8090-433f-812c-4866c993e4c9-1024x575.jpg)
Tomba di Serena Mollicone (Cimitero di Rocca d'Arce)
Nella giornata di oggi, 21 gennaio 2022, nel Tribunale di Cassino, si è svolta un’altra puntata del processo sulla morte di Serena Mollicone, la 18enne che venne uccisa il 1° giugno 2001 ad Arce in provincia di Frosinone. La ragazza scomparve il 1° giugno 2001 e venne ritrovata senza vita due giorni dopo in località Fontecupa, nel territorio di Fontana Liri (Fr).
Gli imputati
Nel processo sono imputate cinque persone: il maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, ex comandante della stazione di Arce, la moglie Anna Maria, il figlio Marco, il maresciallo Vincenzo Quatrale e l’appuntato Francesco Suprano. I Mottola e Quatrale sono accusati di concorso in omicidio mentre Suprano è accusato di favoreggiamento.
Ipotesi dell’esperto forense
Nell’udienza odierna è stata la volta dell’antropologa forense Cristina Cattaneo, che ha illustrato alla corte i risultati della sua perizia. Il medico legale ha svolto una consulenza dopo aver analizzato il cadavere della giovane di Arce riesumato nel 2016.
Asfissia e trauma cranico
Una colluttazione seguita dalla morte causata da asfissia “meccanica” perché la testa fu avvolta in un sacchetto di plastica. E poi “un trauma cranico” compatibile con l’impatto “tra il cranio di Serena e la porta della caserma dei carabinieri di Arce contro cui sarebbe stata fatta sbattere”. E’ l’ipotesi formulata in aula giudiziaria dall’esperta in scienze forensi Cristina Cattaneo.