Omicidio Vetralla, il colonnello: “Brutto quando non arriviamo in tempo”

Sull’uomo pendeva un divieto di avvicinarsi alla casa dove viveva il figlio con la mamma

Omicidio Vetralla, carabinieri e ambulanza sul posto

L’omicidio che ha scioccato Vetralla, i carabinieri di Viterbo confermano che ad uccidere il bambino di 10 anni sia stata una coltellata alla gola.

Il fendente gli è stato inferto con un coltello da tavola che gli investigatori hanno trovato e sequestrato. Secondo quanto si apprende il bambino era uscito da scuola alle 13:30 e accompagnato a casa da un parente in attesa del ritorno a casa dal lavoro della madre alle 15:30.

Rincasata, la donna ha trovato il corpo del piccolo morto nella camera da letto. Mentre il padre era privo di sensi, disteso sul pavimento in una stanza diversa. Immediatamente ha lanciato l’allarme ma per il bambino non c’era ormai più nulla da fare.

Omicidio di Vetralla, le parole del colonnello

L’uomo è stato portato in ospedale a Viterbo dove resta ricoverato in codice rosso ma non in pericolo di vita. Si scoprirà che fino a questa mattina l’uomo era ricoverato in un ospedale della Capitale dove era stato trasferito dall’ospedale di Viterbo per Covid. Al momento si indaga per omicidio e il sospettato principale è il padre del piccolo per il quale, tuttavia, ancora non sono stati presi provvedimenti. “Non è bello quando arriviamo tardi su queste cose – dice ad Agenzia Nova il colonnello Angelo Antonazzo Comandante provinciale dei carabinieri di Viterbo-, sono cose difficilmente prevedibili ma riuscire ad arrivare in tempo è un’idea che ci spinge a fare meglio. Talvolta, purtroppo, non ci riusciamo”. 

Al momento i carabinieri hanno forti sospetti sul padre della vittima, un uomo straniero, come la madre, che aveva il divieto di avvicinamento alla casa. Le indagini sono in corso sotto il coordinamento della procura di Viterbo.

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