Rapina e sfruttamento della prostituzione: 5 arresti a Viterbo

Una ragazza che si prostituiva è stata rapinata e minacciata dopo essere stata contattata per un rapporto

La squadra mobile di Viterbo diretta da Fabio Zampaglione ha notificato nei giorni scorsi un avviso di conclusione delle indagini con avviso di garanzia a carico di cinque persone di nazionalità rumena, indagate per rapina e sfruttamento della prostituzione in concorso. Ai provvedimenti giudiziari si è giunti dopo lunghe e riservate indagini a seguito di un episodio avvenuto nell'agosto 2013. 

Sulla scorta di tale denuncia, l'ufficio investigativo avviava immediate attività volte a ricostruire l'accaduto e a individuare i soggetti responsabili. Gli accertamenti facevano emergere che autori di tale atto criminale erano stati un uomo e due donne romene che si erano introdotte nell'abitazione con il pretesto di consumare con lei un rapporto sessuale a pagamento.  Con l’aiuto delle connazionali, l'uomo, dopo averspintonato la malcapitata  e minacciato di accoltellarla, le chiedeva di consegnargli il denaro. Per vincere le sue resitenze, la spingeva sul letto, premendole più volte il cuscino sulla faccia, mentre le complici chiudevano le finestre per evitare che qualcuno sentisse le urla.

Il prosieguo delle indagini consentiva di identificare gli altri due complici della rapina e di scoprire  un’altra coppia di rumeni, che aveva organizzato e favorito la prostituzione della ragazza italiana, fornendole supporto logistico in casa loro, procurandole clienti anche attraverso internet e, infine, facendosi consegnare una parte dei guadagni.

Ulteriori accertamenti accertavano che il marito di quest’ultima coppia di coniugi avrebbe promosso, con le stesse modalità, anche la prostituzione della propria moglie

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