Regione Lazio: ipotesi vaccino antinfluenzale obbligatorio per gli over 65

Zingaretti rilancia l’iniziativa via Facebook: vaccino obbligatorio per over 65, personali sanitario e categorie esposte. Lo scopo è prevenire una seconda ondata di contagio da coronavirus

mascherine aperto Lazio

Nicola Zingarettii

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, tramite post su Facebook annuncia che è al vaglio l’ipotesi di rendere obbligatorio per gli over 65 il vaccino antinfluenzale. 

“Stiamo valutando per il prossimo anno nel Lazio di rendere obbligatorio il vaccino contro l’influenza a tutti gli over 65, a chi lavora nella sanità e in altre categorie di lavoro più esposte e di attività essenziali. Pensiamo a un totale di circa 2,5 milioni di persone”.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di prevenire una seconda ondata di contagi da coronavirus a partire dall’autunno, una previsione che spaventa molto le autorità sanitarie e la Regione.

“Se una parte importante della popolazione sarà vaccinata contro la comune influenza, – continua Zingaretti –  i medici potranno riconoscere i sintomi del Covid in maniera più tempestiva per fermare la diffusione. E non ci sarà sovrapposizione di malati negli ospedali”.

L’idea, conclude Zingaretti, è parte di un piano più ampio previsto dalla Regione Lazio per ripartire dopo l’emergenza da Covid-19: “sanità, sostegno all’economia per il lavoro, welfare e guida ai comportamenti individuali a tutela di tutti” saranno le iniziative previste.

Le dichiarazioni dell’assessore alla Sanità del Lazio

L’idea del vaccino obbligatorio annunciata da Zingaretti era già stata lanciata da Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio. In un’intervista sul quotidiano “Il Messaggero”, l’assessore ha affemato: “Provate a immaginare cosa succederà in autunno, con la seconda ondata di epidemia da coronavirus e in parallelo la diffusione dell’influenza. Non ce lo possiamo permettere: dovremo essere certi che una fetta di popolazione importante sarà stata vaccinata per l’influenza così quando sorgeranno determinati sintomo i medici sapranno che sono legati al Covid19″.

Lo scopo è quindi quello di non sovraccaricare il sistema sanitario regionale, evitando che si rechino al Pronto Soccorso persone infette da coronavirus e perfette affette da influenza stagionale.

La Regione ha quindi previsto l’acquisto di 2,5 milioni di vaccini antinfluenzali rispetto ai 1,2 milioni dello scorso anno.

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