Regione Lazio, Vincenzi: “Le politiche per l’Europa sconfiggeranno la crisi”

La Regione Lazio in Europa: gli impegni approvati perché la regione sia espressione di appartenenza all’Ue

Regione Lazio, Europa

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Il ruolo della Regione Lazio nel panorama dell’Europa.

“L’Europa è divenuta nel corso degli anni, grazie all’attenzione dell’amministrazione Zingaretti, sempre più importante nello sviluppo delle azioni, degli interventi e delle politiche per il territorio regionale”.

Così commenta Marco Vincenzi, presidente del gruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale del Lazio, la presentazione in Aula, fatta dall’assessora Alessandra Sartore, della relazione informativa della Giunta sulla partecipazione della Regione alle Politiche dell’Unione europea, adottata dalla Giunta regionale con Decisione n. 37 del 7 luglio 2020, e articolata in cinque sezioni.

La prima riguarda le attività svolte dalla Regione in ambito nazionale ed europeo. La seconda lo stato di conformità dell’ordinamento regionale rispetto agli obblighi derivanti dal diritto dell’Unione.

La terza lo stato di avanzamento dei programmi e dei progetti di collaborazione finanziati dai fondi europei. La quarta lo stato di avanzamento dei programmi finanziati dall’Ue a gestione diretta, la quinta gli orientamenti e le priorità della Giunta per il 2020.


Nella sua illustrazione l’assessora Sartore ha dichiarato che i Programmi europei POR FSE, cioè il Fondo Sociale Europeo, e PSR FEASR per lo sviluppo rurale, hanno entrambi raggiunto i target su tutti gli assi prioritari e hanno confermato l’investimento delle risorse assegnate nella fase di adozione del programma.

Mentre per quel che riguarda il POR FESR, l’insieme degli interventi in favore della crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e per il conseguimento della coesione economica, sociale e territoriale, si è resa necessaria una modifica del piano finanziario per riallocare circa 11 milioni di euro, assegnandola all’asse 1, cioè gli interventi in favore della ricerca e dell’innovazione.

Al termine della presentazione della Relazione, a cui è seguita un’importante discussione sui temi proposti, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato quattro risoluzioni riguardanti la politica europea della regione Lazio.

I quattro impegni della Regione Lazio per l’Europa


Il primo dei quattro atti di indirizzo approvati impegna il presidente della Regione e la Giunta a porre in essere una serie di adempimenti ed attività, tra cui soprattutto l’adeguamento dell’ordinamento regionale agli obblighi derivanti dall’appartenenza alla Ue.

Dunque l’informazione periodica al Consiglio sull’attuazione degli atti dell’Unione e sulle eventuali procedure di infrazione, il monitoraggio della legislazione statale di recepimento dell’Unione europea. Ma anche la prosecuzione degli impegni già assunti nell’ambito dei programmi operativi regionali 2014-2020 e altre incombenze ancora.


Il secondo atto di indirizzo riguarda l’impegno ad implementare il personale impiegato sia nell’ufficio Europa a Bruxelles che nelle sedi regionali con incombenze riguardanti i fondi europei. Inoltre ad incentivare la partecipazione della Regione e del Consiglio alle iniziative dell’Unione.

Le altre due risoluzioni


Le altre due risoluzioni riguardano, la prima, l’impegno per Presidente e Giunta a dare priorità, nell’ambito degli obiettivi europei.

Si tratta di una serie di temi, tra cui la messa in sicurezza del territorio, la ricostruzione delle aree terremotate, la manutenzione delle infrastrutture idriche e della rete viaria, le bonifiche dall’inquinamento e la realizzazione di infrastrutture digitali.

L’ultimo atto riguarda invece principalmente l’impegno a garantire l’accesso alla banda larga in tutta la regione Lazio.


Non è più possibile immaginare il Lazio come solo espressione regionale nazionale. Ormai tutte le nostre azioni e linee di indirizzo debbono essere pensate inserendole in un piano di sviluppo più ampio che vede le Regioni italiane collocate pienamente in una visione europea e di contatto, confronto e scambio con tutti gli altri territori transnazionali.

È l’unico modo per riuscire a fronteggiare la crisi profonda nella quale i terribili mesi di contenimento per il Covid-19 ha gettato le nostre imprese e i nostri cittadini”. Così conclude il presidente Vincenzi.

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