Report, il Berlusconi inedito di Ranucci provoca scossoni

La puntata di Report, trasmessa domenica, ha creato molto scompiglio e sollevato una miriade di polemiche nelle file di Forza Italia

Sigfrido Ranucci durante la trasmissione televisiva "Report"

Sigfrido Ranucci

Report aveva promesso «Un Berlusconi inedito, rivelato da una fonte di Forza Italia vicinissima al Cavaliere», non solo la promessa è stat mantenuta ma ha portato con sè una valanga di reazioni nel centrodestra.

C’era attesa per questa novità annunciata, ma di certo era difficile immaginare l’entità dello scoop. Come sempre Sigfrido Ranucci, uno dei più straordinari giornalisti italiani, da vero fuoriclasse e maestro dell’informazione, è riuscito a sorprenderci con notizie sconvolgenti, se confermate. La puntata di Report, trasmessa domenica 22 ottobre, ha creato molto scompiglio e sollevato una miriade di polemiche nelle file di Forza Italia. Alla luce delle elezioni suppletive di Monza, indette per ricoprire in Senato la casella dal Cavaliere, Forza Italia aveva chiesto a gran voce di soprassedere sull’inchiesta.

Ma così non è stato, la voragine si è spalancata per inghiottire tutti nelle sabbie mobili dei colpi di scena. Secondo Report infatti, Forza Italia con 90 milioni di passivo, sarebbe il partito italiano più indebitato. Nel lascito di 4,5 miliardi Berlusconi non avrebbe fornito nessuna indicazione in merito. Cosa accadrebbe allora se gli eredi scegliessero di non finanziarlo più? Questo scriverebbe la parola fine sulla creatura del Cavaliere.

Una grafologa ha poi notato che la calligrafia dell’ultimo testamento di Berlusconi è ben diversa da quella delle precedenti versioni, fatto che potrebbe essere attribuito ai cambiamenti determinati dalla malattia del politico imprenditore e al conseguente sforzo compiuto per scrivere.

Una fonte anonima, sempre nella puntata indicata, avrebbe poi riferito di una significativa influenza della compagna Marta Fascina sulle decisioni politiche degli ultimi tempi. Indicazioni che lo avrebbero condizionato moltissimo a partire dal 2020.

Berlusconi inedito, bufera su Report: Ranucci non delude e provoca scossoni

Secondo la Commissione di Vigilanza Rai, come riportato da Libero «È inaudito il comportamento di Report che ha cercato di condizionare e orientare il voto mentre erano aperte le urne a Monza, a Foggia, in Trentino e in Alto Adige, con servizi denigratori nei confronti di Forza Italia basati su notizie abnormi e su ricostruzioni infondate».

Sempre secondo Libero, anche la Ronzulli si sarebbe risentita per una simile mancanza di tatto ad urne aperte.

Accanto agli hater di Report si affiancano i lover, targati 5 stelle. Sempre secondo Libero, anche Rita Dalla Chiesa si sarebbe urtata per un simile comportamento. «Un conto è condurre trasmissioni scomode – ha detto – Un altro è usare la clava contro un partito che ha chiamato, in alcuni comuni, gli elettori alle urne. Metodo vigliacco, del quale la Rai dovrà rispondere in commissione Vigilanza».

Viene da chiedere però dove fossero gli esponenti di Forza Italia quando Mediaset ha voluto usare una clava molto più pesante contro Giorgia Meloni, esponendo al pubblico ludibrio alcuni audio rubati dietro le quinte all’ex compagno Andrea Giambruno.

La libertà di stampa, sacra e inviolabile sempre, non può di certo essere invocata quando fa comodo. E se Rita dalla Chiesa, non può di certo rispondere delle azioni di Antonio Ricci, libero pensatore, Forza Italia, invece, potrebbe almeno chiedere spiegazioni di un’azione a dir poco discutibile.

E questo per smarcarsi dal tarlo del sospetto. Sempre più persone infatti ritengono, a torto o a ragione, che il piattino avvelenato per Fratelli d’ Italia e la trappola per la coppia Meloni- Giambruno siano state un’operazione ordita dai franchi tiratori in seno alla coalizione di destra.