Report Usa: la Sicurezza nazionale e le nuove alleanze di Trump

La prima settimana di presidenza Trump si è chiusa con l’emanazione di altri ordini esecutivi tra cui lo stop per 90 giorni all’arrivo di “rifugiati” da 7 paesi

La prima settimana di presidenza Trump si è chiusa con l'emanazione di altri ordini esecutivi tra cui lo stop per 90 giorni all'arrivo negli Stati Uniti d'America di persone, "rifugiati" da sette paesi: Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen. Subito, sono scattate come molle le solite proteste dei democratici (100 $ al giorno prendono questi ragazzotti e non è male, meglio che lavorare) bugie della stampa, ormai un classico della comicità, e carnevalate varie. I Capi di governo dei  Paesi europei si stracciano le vesti. E l'ONU e il Vaticano.
Sapete la storia dell'ordine "Facite ammuina"? Si dice che nel Regolamento della Regia Marina Militare Borbonica vi era un ordine da utilizzarsi quando le massime autorità venivano a visitare il vascello. ART. 27 FACITE AMMUINA: All'ordine "Facite Ammuina": tutti chilli che stanno a prora, vann'a poppa, e chilli che stanno a poppa vann'a prora; chilli che stann'a dritta vann'a sinistra e chilli che stann'a sinistra vann'a dritta; tutti chilli che stanno abbascio vanno 'ncoppa e chilli che stanno 'ncoppa vanno abbascio, passann' tutti p'ó stesso pertuso; chi nun tiene nient'affà, s'arremeni a'ccà e a'llà. Ecco oggi, e chissà per quanto tempo stanno tutti affà ammuina. 

È incredibile come il governo di un Paese, legittimamente votato dai cittadini non possa prendere i provvedimenti che ritiene opportuni per il bene della nazione e tutti, ma proprio tutti si sentono in dovere di parlare, protestare, discutere. Sia chiaro ne hanno il sacrosanto diritto, ci mancherebbe altro, ma se si parla senza sapere si rischia di sprecare il fiato. Addirittura 16 procuratori generali di altrettanti stati hanno fatto ammuina dichiarando che l'atto è incostituzionale. Peccato che questi procuratori non sono altro che politici contrari a Trump. Ma non hanno il diritto di decidere la costituzionalità della materia. E poi i diritti garantiti dalla Costituzione Americana, sono riferiti ai cittadini americani e non a degli stranieri che vorrebbero venire negli USA.
Nessuno ha diritto a venire negli USA se non i cittadini americani. Chi ci viene lo può fare perché il governo lo permette. Per costoro entrare negli USA è un privilegio conferito e non un diritto.
La materia è di competenza del ramo esecutivo Federale, cioè del Presidente,  e non di quello dei singoli Stati. Questo lo ha precisato un certo Thomas Jefferson, terzo Presidente degli Stati Uniti d'America, commentando la costituzione scritta dal collega James Madison, quarto Presidente degli Stati Uniti d'America. Le basi, sono le basi. E quando mancano.

Ora, nello specifico,questo ordine di Trump ricalca  una legge emanata nell'anno 2015 dal Presidente Obama, che riguardava la Libia, la Somalia e lo Yemen, che poi è stata aggiornata nel febbraio del 2016  aggiungendo l'Iran, l'Iraq, il Sudan e la Siria, per motivi di Sicurezza Nazionale e non per motivi religiosi, come sostengono alcuni buontemponi. Gli stessi che all'epoca non dissero nulla. E quindi Obama e i Democratici possono fare cose che Trump non può fare? La ragione di questo bando rimane la stessa: i Paesi in questione non assicurano la veridicità dell'identità dei propri cittadini. E gli Stati Uniti d'America non hanno i mezzi per verificare queste identità e i precedenti di queste persone. Ora i 90 giorni serviranno agli appositi dipartimenti e agenzie governative a sviluppare un modus operandi consono al problema della sicurezza. Cosa che noi in Europa non abbiamo fatto.

Nello stesso tempo il Presidente Trump ha iniziato a prendere accordi per cercare di alleviare la situazione dei profughi siriani e delle regioni confinanti. Ha ottenuto da Re  Salman dell'Arabia Saudita, di stabilire e mantenere, sostenere e finanziare le "Safe Zones" cioè zone di sicurezza in Siria e nello Yemen. Cosìcché i cittadini di quei Paesi non dovranno fuggire ed essere ricoverati nel nevoso Continente nord americano, come faceva Obama, ma restare sul posto per poi tornare nelle proprie case il più veloce possibile. Il mio amico Joseph, Italo-americano di Long Island, registrato con i Repubblicani ma che ha votato la Clinton, mi ha detto stamattina che è d'accordissimo con questo decreto di Trump, così come la maggioranza dei cittadini USA secondo gli ultimi sondaggi. Ah i sondaggi…
 

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