Rifiuti, Colleferro sabato scende in piazza al grido di “Rifiutiamoli”

“Il 7 luglio torneremo in strada con parole d’ordine semplici e inequivocabili: gli inceneritori e la discarica di Colleferro devono chiudere”

Colleferro e la Valle del Sacco tornano in strada sabato 7 luglio per chiedere la chiusura definitiva dei due inceneritori di Colle Sughero e della discarica di Colle Fagiolara, che insistono nel territorio della cittadina in provincia di Roma. Lo fanno sapere associazioni ambientaliste e comitati cittadini riuniti nel movimento Rifiutiamoli, che dalla manifestazione dell'8 luglio del 2017 contro il revamping dei due impianti di incenerimento deciso da Regione Lazio e Comune di Roma (proprietario della quota di minoranza di uno dei due inceneritori), ha proseguito la mobilitazione con un presidio permanente che da novembre 2017 ha bloccato quattro camion che trasportavano materiale destinato alla loro ristrutturazione.

Nei prossimi giorni è prevista la scadenza della gara che ha per oggetto la dismissione della totalità della quota posseduta dalla Regione Lazio nella societa' Lazio Ambiente e della quota posseduta da Ama in Ep Sistemi (partecipata al 60% da Lazio Ambiente e al 40% da Ama, ndr), i cui termini – entro il 6 giugno la presentazione delle offerte con apertura delle buste il 28 giugno – sono stati prorogati.

"Questa mobilitazione porta con sé un chiaro messaggio, rivolto agli eventuali acquirenti degli inceneritori e a chi vorrà accaparrarsi l'uso della discarica di Colle Fagiolara- si legge in un comunicato di Rifiutiamoli- E' inevitabile l'incontro e il passaggio con un movimento esteso, trasversale, partecipato, determinato e consapevole che il 7 luglio tornerà in strada con parole d'ordine semplici e inequivocabili: gli inceneritori e la discarica di Colleferro devono chiudere".

"In un anno- prosegue la nota- il movimento Rifiutiamoli ha fatto germogliare un luogo di discussione politica in un posto di provincia, avvelenato dal business della monnezza e dall'eredità delle grandi industrie chimiche.

In un anno, la lotta decennale dei movimenti ambientalisti della Valle del Sacco è diventata pratica quotidiana di un intero territorio e ha contribuito a modificare l'asse del dibattito politico regionale in materia ambientale.

Un anno fa si parlava di emergenza rifiuti, si discuteva della riapertura degli inceneritori di Colleferro. Nel frattempo la situazione di degrado della gestione regionale dei rifiuti si è andata aggravando in assenza di iniziative significative, senza una prospettiva di lungo periodo".

"La società Lazio Ambiente è stata messa in vendita– continua il comunicato- Un atto dovuto che conclude una procedura avviata dal 2015. Sappiamo che la principale posta di questa vendita è costituita dagli inceneritori. La società è in uno stato di degrado crescente e progressivo dalla sua fondazione.

Chi intende acquistarla- conclude la nota- si dovrà confrontare con la doppia incognita derivante dalla mancanza di un nuovo piano regionale per i rifiuti e dall'opposizione tenace alla riapertura degli impianti". Il corteo partirà da Piazza Italia alle ore 16. (Dire)

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