Roma, crisi Covid: rincaro prezzi prodotti alimentari. Frutta e verdura oltre 230%

La pandemia colpisce anche i prodotti alimentari. Aumentano i prezzi di frutta, verdura, carne e pesce a causa del rincaro di energia e carburanti

Prodotti alimentari

Aumentano i prezzi all’ingrosso per i romani. La pandemia non ha colpito soltanto le persone ma anche il prezzo dei prodotti alimentari.

Il rincaro è principalmente dovuto all’aumento del costo dell’energia e dei carburanti. Due fattori che incido direttamente sulle conservazioni dei prodotti alimentari come frutta, verdura, carne e pesce.

Di conseguenza, adesso è arrivato il segno visibile anche sulle nostre tavole e sui nostri portafogli. Infatti, si sono registrati prezzi da record rispetto allo scorso anno, con rincari del 230%.

L’aumento va dai 4-5 fino agli 80 centesimi. Cifre apparentemente irrisorie che però sommate ad ogni prodotto fanno sentire il loro peso nel totale dello scontrino.

Medesima sorte è destinata al pesce, già un prodotto comunemente considerato di prestigio, che adesso alza i suoi prezzi del 15-20%.

Pallottini, direttore Car Roma: “Da qui a marzo rincari molto più importanti”

Massimo Pallottini, direttore generale dell’Ufficio studi e rilevamento prezzi del Centro agroalimentare di Roma (Car), ha sottolineato che “in questa fase, soprattutto dopo Natale dove c’è la classica frenata dei consumi, gli operatori stanno cercando di assorbire loro stessi i maggiori costi. Ma la mia previsione è che da qui a marzo avremo rincari molto più importanti“.

Ovviamente, l’aumento dell’energia è un fattore determinate per questo settore poiché “l’energia crea il freddo per la refrigerazione dei prodotti“, oltre al suo utilizzo nelle attività di produzione.

Tuttavia, minor pena ci sarà per i consumatori che tengono conto delle stagioni per i loro acquisti e del chilometro zero. Infatti, soltanto a Roma sono presenti ben oltre 12mila prodotti agricoli.

Anche la carne subirà aumenti del 100%, date le materie prime utilizzate negli allevamenti di bestiame.

Dunque, per sopperire a questa problematica ed evitare deficit nel proprio portafoglio, come consiglia anche Primo Mastrantoni, presidente del comitato scientifico dell’Aduc, “si può risparmiare solo rinviando più in là l’acquisto di alcuni prodotti“, magari privilegiando prodotti di prima necessità e rinviando a tempi migliori altri meno primari.

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