Roma e Frascati, 27 arresti nella mafia italo-albanese: droga, estorsioni e incendi

Il boss di uno dei due gruppi criminali era molto vicino a Fabrizio Piscitelli, detto “Diabolik”

carabinieri in azione

Carabinieri in azione

Maxi blitz con 27 arresti all’alba del 18 gennaio a Roma e provincia.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone l’arresto per 27 persone gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso, cessione e detenzione ai fini di spaccio, estorsione, danneggiamento a seguito di incendio, detenzione e porto in luogo pubblico di armi da fuoco.

Roma, 27 arresti nella criminalità italo-albanese

Lo si comunica, nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e quelli del Nucleo Investigativo di Frascati, lavorando in stretta sinergia, hanno ricostruito, dettagliatamente, le vicende criminali di due gruppi italo-albanesi (il capo di uno dei due vicino Fabrizio Piscitelli, ucciso ad agosto 2020), in conflitto tra loro, dotati di una solida struttura organizzativa e con la disponibilità di armi da fuoco pronte all’uso.

Entrambi stabilmente dediti all’attività di smercio di consistenti quantitativi di sostanza del tipo cocaina e hashish destinati alle più fiorenti piazze di spaccio.

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