Roma, GdF: estradati in Italia due narcotrafficanti latitanti da 5 anni

Rintracciati in Colombia grazie alla loro passione per i social network

I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, presso l’Aeroporto di RomaFiumicino, congiuntamente a personale della Polizia di Frontiera Aerea, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nel 2011, dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina, traendo in arresto Torres Aponte Gloria Teresa (nata in Colombia il 24.12.1957), responsabile di associazione a delinquere per narcotraffico e latitante dal 2011. La donna ha fatto rientro in Italia seguendo la stessa sorte del marito, Albini Fabio Massimo (nato a Roma il 27.07.1968), già estradato lo scorso 7 giugno 2017, in compagnia del quale era stata rintracciata e fermata, a Bogotà (Colombia), dal locale Ufficio Interpol, lo scorso luglio 2016, all’esito di un’operazione coordinata dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia di Tributaria di Roma e della Divisione Interpol, Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento di Pubblica Sicurezza di Roma, su richiesta dell’A.G. capitolina, avanzata tramite apposita commissione rogatoria internazionale.

L’ordinanza di custodia cautelare era stata emessa sulla scorta delle indagini condotte dai finanzieri, tra l’aprile 2008 ed il febbraio 2010, sulla base delle dichiarazioni di due soggetti italiani, dipendenti di una ditta incaricata della riconsegna dei bagagli presso l’aeroporto di Roma Fiumicino, tratti in arresto, nell’aprile 2008, in quanto trovati in possesso di una valigia contenente oltre 11 Kg. di cocaina. All’esito delle attività investigative, venivano individuate due distinte organizzazioni criminali, entrambe dedite all’importazione di ingenti quantitativi di stupefacente e attive nelle piazze di spaccio della Capitale: una di queste, promossa e diretta dall’Albni Fabio, con la collaborazione della moglie Torres Aponte Gloria Teresa e di ulteriori quattro soggetti, si rendeva responsabile dell’introduzione, dal Sudamerica, di significativi quantitativi di cocaina, illecitamente importati sfruttando, in prevalenza, doppifondi ricavati nei carrelli portavivande imbarcati su aeromobili provenienti da Caracas (Venezuela).

Le indagini consentivano di sequestrare oltre 15 kg. di cocaina, di delineare compiutamente i ruoli all’interno dell’organizzazione, nonché di trarre in arresto tre soggetti, nell’ottobre 2009, in un immobile in Sutri (VT), per sequestro di persona a scopo di estorsione, proprio relativamente ad un quarto soggetto colombiano, intermediario per la vendita del narcotico, trattenuto contro la sua volontà. Nell’aprile 2015, quindi, all’esito di ulteriori approfondimenti delegati dalla D.D.A. di Roma, veniva accertato, tramite l’esame dei social network “Facebook” e “Twitter”, come l’Albini Fabio e la Torres Aponte Gloria Teresa avessero stabilito, da qualche tempo, la propria residenza in Colombia, nella città di Bogotà, contando, verosimilmente, sulla vicinanza della famiglia di origine della medesima Torres Aponte. 

In particolare, l’esame dei profili individuati consentiva di acquisire informazioni anagrafiche, luoghi di frequentazione e tempi degli spostamenti, circostanze che fornivano preziose indicazioni in merito alla loro permanenza nella città di Bogotà. Si apprendeva, inoltre, come i due latitanti, nel frattempo condannati dal Tribunale di Roma, nel decorso 2015, rispettivamente, alla pena di 18 e 10 anni di reclusione, conducevano uno stile di vita agiato, avendo la disponibilità di auto di lusso, effettuando frequenti viaggi di piacere, dedicandosi a battute di pesca e organizzando feste in famiglia. Sulla base di tali evidenze, pertanto, la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, opportunamente notiziata, avviava apposita commissione rogatoria che conduceva alla loro cattura in Colombia e, da ultimo, alla loro estradizione in Italia.

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