Roma, studenti trans in piazza per chiedere la carriera alias: “Noi contiamo”

A Roma sabato sono stati circa 5 mila gli studenti trans, per gli organizzatori 10 mila, che sono scesi in piazza per chiedere tutele a scuola

Studenti trans in piazza a Roma

Ancora studenti in piazza a Roma, questa volta sono i ragazzi trans a scendere in strada per chiedere al ministro l‘istituzione, per davvero e non solo per proclami, delle carriere alias a scuola.

In piazza sabato 1° aprile più di 5 mila studenti trans, accompagnati da insegnanti e genitori per chiedere tutele allo Stato. Uscire dalla condizione discriminante ed essere riconosciuti nella transizione anche a scuola.

Migliaia di giovani in piazza a gridare “Le nostre vite contano”. E ancora: “A noi ragazzi trans ci state ammazzando”.

Tante le voci che si susseguono al microfono per raccontare la propria storia, tra cui Cristina Leo, psicologa e coordinatrice di Gender X: “Io stessa sono stata vittima di bullismo. E ho perso due anni di scuola, non permetteremo che accada questo ai nostri ragazzi. Meloni e Roccella avete sentito? Fuori Pro Vita dai programmi scolastici.

Nei mesi scorsi pareva una buona notizia l’annuncio di un liceo di Roma di aver avviato la carriera alias, ma: “Un liceo romano diceva di aver adottato la carriera alias, ma quando un ragazzo e andato lì per richiederla gli hanno detto che era contro la legge. Basta, siamo stanchi di prese in giro: vogliamo una norma ministeriale, l’autorizzazione del ministero”, ha detto Gioele Lavalle, fondatore e coordinatore di Gender X.

Roma, studenti trans in piazza: cos’è la carriera alias

Negli istituti scolastici italiani non esiste per legge una carriera alias. Ma cos’è?

La carriera alias è un regolamento che, se applicato, consente allo studente di modificare il nome anagrafico con quello di elezione nel registro elettronico e in tutti i documenti interni nella scuola.

Nella fase, delicatissima, della scoperta o dell’accettazione del proprio genere sono in molti i ragazzi che avvertono l’incongruenza tra il loro percorso di vita e il sesso assegnato alla nascita. Permettere a queste persone di adottare un nome di elezione aiuta nel percorso psicologico sia lo studente che i suoi compagni.

“La carriera alias è anche e soprattutto riconoscere il diritto allo studio per le persone trans, in un ambiente come quello scolastico in cui ostilità e discriminazioni sono continue, come confermano i dati raccolti dall’Agenzia europea per i diritti fondamentali (Fra)“, racconta Elisabetta Ferrari, presidente dell’associazione Genderlens.

Carriera alias: a che punto siamo?

In Italia il Ministero dell’istruzione non ha ancora emanato le linee guida specifiche per l’attivazione della carriera alias, dunque la scelta resta delle singole dirigenze scolastiche e in sostanza alla sensibilità del Preside. Al momento risultano essere circa 200 gli istituti scolastici in cui, teoricamente, è possibile accedere alla carriera alias ma di fatto sono molti i ragazzi a denunciare l’impossibilità poi di procedere realmente al cambio di nome complici anche le denunce e le opposizioni delle associazioni Pro Vita. Accanto alla carriera alias gli istituti dovrebbero provvedere anche alla creazione di spazi sicuri per gli studenti trans, zone come bagni dedicati che mettano i ragazzi al riparo da episodi di violenza o bullismo quando vanno in bagno.

*Immagine dalla pagina Facebook Genderlens