Roma, turista fa il bagno nella fontana Naiadi: l’ennesimo di una moda incivile

Farsi il bagno in una fontana di Roma, una moda incivile, e le sanzioni sembrano non bastare: come proteggere i nostri monumenti?

Fontana Naiadi a Roma con chiesa degli Angeli e dei Martiri sullo sfondo

Un ragazzo di 18 anni è stato sanzionato la scorsa notte da una pattuglia della Polizia locale di Roma Capitale dopo essere entrato all’interno della Fontana delle Naiadi, a piazza della Repubblica.

Tra le principali sanzioni amministrative previste ci sono quelle per chi si bagna nelle fontane storiche oppure fa un uso scorretto di fontane, fontanelle e dei cosiddetti “nasoni”: in questi casi la pena pecuniaria, se pagata subito, andrà dai 160 ai 450 euro, a seconda della gravità della violazione.

Il giovane turista è stato sorpreso dagli agenti del I Gruppo Centro, intervenuti pochi minuti dopo una segnalazione giunta alla Centrale operativa intorno a mezzanotte. A carico del diciottenne è stata elevata una multa di 450 euro, oltre all’ordine di allontanamento secondo quanto previsto dal Regolamento di Polizia Urbana.

Fra giovedì 18 e venerdì 19 agosto era stata danneggiata la Fontana del Moro, a Piazza Navona, progettata da Gian Lorenzo Bernini e realizzata fra il 1575 e il 1576 da Giacomo della Porta.

Fontana di Trevi è accaduto circa una settimana fa e l’inciviltà è stata documentata da un video di Panorama: un bagno con tanto di tuffi da parte di un uomo che è stato fermato e sanzionato dagli agenti della Polizia Locale. La sanzione prevista ammontava in questo caso a €450.

Il 19 febbraio del 2015, in occasione della partita di Europa League con la Roma, il centro di Roma venne invaso e devastato da migliaia di tifosi olandesi del Feyenoord ubriachi, con negozianti costretti a chiudere, romani e turisti terrorizzati e danni anche per la storica fontana di piazza di Spagna. In 44 sono finiti in tribunale.

Sicurezza dei monumenti e delle fontane romane

A Roma le fontane monumentali sono centinaia e pensare di presidiarle tutte non è certamente realistico.

Vanno quindi create le condizioni affinché tali beni vengano rispettati sia dai romani che dai tantissimi turisti. Inoltre secondo le forze dell’ordine si assiste negli ultimi anni a un aumento del fenomeno, della moda sconsiderata di farsi il bagno in un antico monumento. Forse per qualcuno pagare una multa di circa 400 euro è perfino un prezzo accettabile per un selfie dove lo ha fatto magari la Ekberg. Sanzioni più aspre sono allora il deterrente che ci vuole?

Quello che manca davvero è su cui è più complicato agire è l’educazione, il senso civico, il rispetto e la conoscenza della storia e di questi simboli e beni preziosi per tutta l’umanità.