Roma, Umberto I. Furto e ricettazione di farmaci: 8 arresti

Furto per 1 milione di euro. Rubati farmaci oncologici per solo uso ospedaliero

Blitz, questa mattina all’alba, del personale della squadra mobile di Roma e del commissariato di polizia Università La Sapienza, al termine di un’attività di indagine, a seguito della quale sono state emesse 8 ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli appartenenti ad una organizzazione criminale. Le ordinanze, richieste dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, la dottoressa Nespoli, sono state emesse dal gip Donatella Pavone.

L'attività d'indagine era iniziata verso la fine del 2012, quando il personale medico aveva presentato alcune denunce per il furto di cospicui quantitativi di farmaci, di grande valore economico, trafugati presso la farmacia magazzino interna al Policlinico Umberto I di Roma.

Intercettazioni, telecamere nascoste e appostamenti, hanno consentito di scoprire che i locali dove avvenivano i furti erano interni all'ospedale, dove l'accesso al pubblico è negato.

I farmaci trafugati, oltre al valore economico, sono ritenuti di grande importanza sociale perché adibiti per la cura di malattie specifiche e specialistiche (ad esempio farmaci oncologici e antitrombotici) ed inoltre non in commercio, ma usati solo in ambito ospedaliero.

Ad occuparsi del furto materialmente, personale interno all’ospedale che agiva sotto commissione dell’organizzazione criminale.

Il valore complessivo dei furti ammonta a circa 1 milione di euro.  Tramite gli appostamenti si sono riusciti a recuperare farmaci rubati, nascosti in delle auto, per un valore di 400mila euro.

I promotori dell'organizzazione sono stati individuati in M. P., di 80 anni, pregiudicato per ricettazione, G. M., di 60 e il figlio L. di 31, i quali gestivano le attività di approvvigionamento e di commissariamento degli ordinativi di farmaci da immettere illecitamente sul mercato.

Secondo quanto si apprende, M. P. era la ‘mente’ dell’organizzazione, ma non è ancora stato rintracciato; G. M. e L. M. i due organizzatori. In particolare, L., sarebbe stato il ‘ragioniere’ della banda.

Per fare tutto, si avvalevano della complicità di O. B., di 52 anni e G. M. di 32, dipendenti del Policlinico in servizio presso il magazzino. Ma anche altri soggetti hanno avuto un ruolo nella vicenda, con il ruolo di ‘corriere’: M. M. (detto «Schumacher») di anni 41, G. M. di 40 anni e M. A., tunisino di 49 anni. 

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