Roma, Virginia Raggi: “Spariscono carte dai Municipi”

Lo ha detto a Il Fatto Quotidiano. Su Mazzillo e Colomban: “Sostegno a Veltroni e Zaia? Loro due mai eletti con loro”

"Nei Municipi sono spariti subito dei faldoni, delle carte. Me lo hanno detto i nostri presidenti". Lo dice la sindaca di Roma, Virginia Raggi, intervistata da Il Fatto quotidiano. Per quanto riguarda i due nuovi assessori spiega: "Con Mazzillo abbiamo semplicemente preferito un compagno di strada, competente".

Il loro passato a sostegno di Veltroni e Zaia? "Né Mazzillo né Colomban sono stati mai eletti". E sottolinea: "La competenza dei due e la loro condivisione dei nostri obiettivi vale più di tutto".

"Non sarà mica un reato. Anche io ho avuto la tessera del Pd, non ve l'ho mai detto? Mi sono iscritto ad Arzachena". Lo dice Beppe Grillo lasciando la palestra inaugurata oggi a Mirandola, sulla nomina del nuovo assessore capitolino Andrea Mazzillo ex Pd, come si vede in un video pubblicato su Facebook dal M5S.

Caustica la replica di Roberto Giachetti, candidato sindaco per il PD sconfitto al ballottaggi: "Raggi dice che spariscono i faldoni? Vorrei che il sindaco invece di fare dichiarazioni di questo tipo ci dicesse cosa vuole fare per Roma. Qui non spariscono i faldoni ma spariscono gli assessori, i capi di Gabinetto e le delibere. Cento giorni senza idee e con la città paralizzata".

Giachetti al cinema Adriano ha animato l'iniziativa "In 100 giorni si poteva fare". Nella celebre sala del quartiere Prati si sono alternati a parlare lo stesso Giachetti ma anche l'ex Dg di Atac, Marco Rettighieri o alcuni ''assessori ombra'' come Livia Turco o Alfonso Sabella. "Questo incontro- ha detto Giachetti- nasce perché la città è paralizzata. Non solo perché non ci sono le persone in organico ma anche dal punto di vista delle idee per il futuro della città. Noi, siccome siamo una forza costruttiva, cercheremo di rifornire l''assenza totale di idee con quelle che noi abbiamo costruito come soluzioni per i primi 100 giorni. Oggi dimostreremo che in questi 100 giorni in cui non si è fatto assolutamente nulla si potevano fare tante cose per far ripartire Roma".

"Noi- ha aggiunto Giachetti- abbiamo detto fin da subito che per rimettere in moto Roma bisognava aggredire immediatamente e riorganizzare la macchina amministrativa. Invece qui non abbiamo nemmeno un capo di Gabinetto. Già questo potrebbe bastare. Poi penso al decentramento dei Municipi: invece guardate in che situazione sono. E poi avevamo parlato di ''06-Zero buche'' in modo di avere un intervento straordinario di manutenzione della città. C'è stato spiegato che non si facevano le Olimpiadi perché bisognava fare le cose quotidiane. Ma qui non si fanno né le une né le altre".

"Noi – ha concluso Giachetti – saremmo stati più efficienti perché avevamo un programma per i primi 100 giorni. E ciascun assessore da me indicato aveva spiegato cosa avrebbe fatto. Eravamo un gruppo e una squadra con un'idea chiara di cosa fosse necessario per Roma nei primi 100 giorni e non solo". (Dire-www.dire.it)

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