Rugby, non basta il cuore azzurro, Italia-All Blacks: 10-68

Meta azzurra di Tommaso Boni

Italia: Padovani; Bisegni, Benvenuti, McLean, Esposito; Canna, Bronzini; Parisse, Favaro, Mbandà; Van Schalkwyk, Fuser; Cittadini, Ghiraldini, Lovotti. A disposizione: Gega, Panico, Ceccarelli, Biagi, Minto, Gori, Allan, Boni.

Nuova Zelanda: McKenzie; Dagg, Fekitoa, Lienert-Brown, Naholo; Cruden, Kerr-Barlow; Luatua, Cane, Dixon; S. Barrett, Tuipulotu; Faumuina, Taylor, Crockett. A disposizione: Coltman, Moody, Tu'ungafasi, Retallick, Todd, Smith, Sopoaga, Ioane.

All'Olimpico si conclude un test match a senso unico nel quale gli All Blacks hanno dominato l'Italia. Il 68-10 con il quale i neozelandesi hanno superato gli azzurri è piuttosto eloquente, e spiega la differenza dei valori in campo. Ottime prestazioni di McKenzie e Cruden, che hanno dettato i tempi di gioco dei campioni del mondo. L'Italia non è riuscita a giocare, calciando troppo e regalando i possessi agli avversari. Prossimo appuntamento contro il Sud Africa, in un'altra amichevole probante per la squadra di O'Shea. Si giocherà all'Artemio Franchi di Firenze.

 

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