Sanremo 2014, tra i giovani ha vinto Rocco Hunt

Mimmo Politanò analizza la canzone e il personaggio che hanno vinto Sanremo Giovani 2014

Un ragazzo salernitano di 19 anni, dal cognome o nome d’arte tedesco, Hunt è il vincitore con la canzone “Nu journo buono” “Un giorno buono” delle nuove proposte del festival di Sanremo.
Sono passate appena poche ore dalla vittoria e certamente Rocco non sarà riuscito ancora a smaltire l’adrenalina, che un evento simile rilascia senza dubbio nel sangue di chi ha la fortuna di viverlo; anche in quello di individui di ghiaccio; immaginiamoci di un salernitano Per molto meno a Sanremo non si dorme per giorni.

Certamente l’emozione vista sul palco, quel bagno di lacrime, che dall’Ariston, in una specie di osmosi virtuale si è propagata attraverso la tv nelle case di milioni di persone, è stato un bel momento. Pur se qualcuno lo definirà, retorico, fuori luogo, tamarro, da melodici napoletani, ecc.
A me, Rocco è piaciuto. E non perché abbia dedicato la canzone alla Terra dei Fuochi. Mi è piaciuto perché è un rapper diverso da quelli che siamo abituati a vedere. Ha la faccia pulita, buona. E poi perché è un rapper che pur parlando per la maggior parte dei pezzi, quando canta è intonato.

La gente può facilmente identificarsi in lui; perché non è così bello, così alto, così ‘figo’ da far ingelosire i ragazzi. Perché non è così ricco, non è figlio di papà, e sua madre ‘non ha avuto una vita facile’. Rocco spera di poter diventare un esempio positivo per i giovani. Spera di spingerli a credere nei propri sogni. Certo, quando afferma masaniellianamente che ‘ha vinto il popolo’ m’appare un po’ esagerato. Ha vinto lui. Lui e il suo gruppo di lavoro; che gli ha permesso di coronare questo sogno. L’augurio è che il sogno non diventi mai incubo; perché la storia di Sanremo ci ha dimostrato che molti dopo la vittoria del Festival sono sbiaditi nel ricordo del pubblico velocemente.

Rocco, ricorda che hai dei grandissimi predecessori e non sono certo Marracash, Co'Sang, Ensi, Salmo, Noyz Narcos, Clementino, ma Dante Alighieri, Forese Donati ed altri che si divertivano con le ‘tenzoni’, origine del rap. In sostanza trattavano argomenti tosti già allora! E si era mandati in esilio.
In bocca al lupo, Rocco!

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