Scuola. Tar del Lazio annulla bocciatura di alunna con sei insufficienze: messaggio sbagliato?

Così sembra che passi il messaggio che non ci sia bisogno di preoccuparsi se si ottengono brutti voti in tutte le materie, perché i genitori possono fare ricorso al Tar

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Tar del Lazio

“Sorprende la decisione del Tar del Lazio che ha annullato la bocciatura di una studentessa con ben 6 insufficienze. Il messaggio lanciato è sbagliato e diseducativo. Sembra suggerire che non ci sia bisogno di impegnarsi o preoccuparsi se si ottengono voti inadeguati in tutte le materie, perché i genitori possono fare ricorso.

Con questa decisione, inoltre, i giudici amministrativi hanno messo in discussione l’autorevolezza dei docenti che hanno seguito l’alunna per un anno e hanno legittimato un atteggiamento di disimpegno, suggerendo che non sia necessario fare sforzi perché si può ottenere lo stesso risultato. I nostri ragazzi devono capire che non tutto è dovuto e che chi commette errori deve pagarne le conseguenze.

Una mentalità un po’ antiquata per certi giudici?”. Lo dichiara il deputato della Lega Rossano Sasso, capogruppo in commissione Cultura, Scienza e Istruzione. (Com/Red/ Dire)

Per il Ministro Matteo Salvini, quella del Tar del Lazio è una “sentenza irrispettosa del lavoro degli insegnanti”.

Ministro dell’Istruzione Valditara

“Leggerò attentamente la sentenza del Tar del Lazio per appurare se ci sono stati difetti procedurali nel percorso che ha portato ad una bocciatura votata all’unanimità per insufficienze, alcune gravi, su 6 materie, oppure se il pronunciamento che ha annullato quanto deciso dai docenti è frutto di un indebito giudizio nel merito del provvedimento”, lo ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

La vicenda

Il caso in questione riguarda una studentessa di 11 anni che frequenta l‘Istituto Comprensivo Statale Tivoli V, di Bagni di Tivoli. La giovane alunna era arrivata a fine anno scolastico con sei insufficienze, di cui una grave, troppe secondo i docenti che, in osservanza della politica dell’Istituto che prevede la bocciatura qualora si superi il numero di una insufficienza grave e due lievi, hanno decretato la ripetizione dell’anno scolastico, il primo anno di scuola media, non giudicando la sua preparazione consona al passaggio in seconda media.