Signora di Latina eredita 180 milioni di lire ma la banca non le cambia in euro

La vicenda accaduta a una signora di Latina vistasi baciare dalla dea della fortuna

Banconote in lire

Banconote in lire

Una signora di 78 anni, di Latina, in seguito alla morte di uno zio senza eredi si è trovata a essere unica ereditiera del patrimonio del defunto, e all’interno di una casa ereditata ha scoperto la somma di 180.000.000 milioni di lire in banconote di vario taglio nascoste nell’intercapedine di un muro dell’abitazione.

La donna successivamente contatta la Banca d’Italia per avere informazioni circa la possibilità di cambiare la cospicua somma in euro ma le è stato risposto che non era più possibile dato che secondo la legge la conversione era fattibile entro il 2012.

Uno spiraglio di luce sulla intricata vicenda arriva con la consulenza dell’Associazione Giustitalia – che si occupa, tra le altre cose, della conversione lire/euro – attraverso la quale si intravedeva la possibilità di ottenere il cambio forzosamente mediante una richiesta di conversione inoltrata al Tribunale Ordinario.

Del caso specifico, riportato dal sito di informazione “latinaquotidiano.it”, si stanno occupando i legali della signora che evidenziano come, in Italia, la situazione procedendo negli anni sia cambiata dalla data del 28 febbraio 2002, quando le banconote e le monete in lire cessavano di avere corso legale. Il termine ultimo per la conversione delle banconote in lire non prescritte era stato deciso al 28 febbraio 2012. 

“Orbene – sostengono gli avvocati – anche se (con questi riferimenti normativi) attualmente in Italia esiste una prescrizione ordinaria decennale per l’esercizio dei diritti di credito (come sostiene Bankitalia) – prescrizione che non esiste in tutti gli altri Paesi della Comunità europea dove è ancora possibile ‘cambiare’ in euro l’ex moneta nazionale – è altrettanto vero che il termine iniziale dei dieci anni decorre da quando il soggetto può far valere il proprio diritto (art. 2935 c.c.), quindi nel caso di specie dalla data di ritrovamento delle banconote, ritrovamento che risale a poco tempo fa”, concludono i legali della “fortunata” (si spera) ereditiera di Latina.

Insomma il nocciolo della vicenda vede il piatto della bilancia pendere dalla parte della signora, che presto (il condizionale è d’obbligo) dovrebbe entrare in possesso della ragguardevole somma di denaro in euro.