Sisma, Pirozzi: “Senza no tax area farò la Contea di Amatrice”

Il sindaco di Amatrice: “Su questo punto governo e forze politiche devono ascoltarci, altrimenti ho pronto il piano B”

Come suo costume non le manda a dire e non ci gira intorno. "Abbiamo un pano B: se nei Comuni del Cratere con la zona rossa non sarà prevista una no tax area siamo pronti a creare la Contea di Amatrice, ispirandoci a 'Il Signore degli Anelli' ". Così ha parlato il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, intervenuto alla trasmissione "Mi manda Rai Tre". Pirozzi ha messo in guardia il governo e tutte le forze politiche: "Se non avranno la capacità di comprendere questa cosa allora dovremo procedere con il nostro piano B".

Secondo il primo cittadino di Amatrice "la creazione di una zona franca urbana è già prevista dal nostro ordinamento nazionale e dovrà essere applicata a quei Comuni che hanno avuto danni importanti". "Per noi questa è la partita della vita – avverte Pirozzi – e sappiamo che per far ripartire tutto quel tessuto di micro-imprese che sono state azzerate dal terremoto è necessario dare concretezza ai contributi ai quali queste imprese stanno ricorrendo".

L'unica soluzione possibile è la creazione di una no tax area: questa è  la convinzione del sindaco, che sembra non voler fare sconti su una questione che considera di vitale importanza per la sua città.  Pirozzi è tornato a parlare di No Tax Area ai microfoni di Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio "La vicenda è chiara. Partiamo dal presupposto che qui non c'è più niente e il 99.9% delle attività non esiste più. Partendo dal presupposto che è stato finanziato per la prima volta nella storia il mondo commerciale e imprenditoriale a tempo, io ritengo che in queste aree è necessaria non la sospensione delle tasse e dei contributi, ma l'esenzione delle tasse e dei contributi, per un periodo di quattro anni". 

"Se questo nel decreto non ci sarà – questo è l'affondo del sindaco di Amatrice – magari per gli appetiti delle grandi città, verrà persa l'occasione di fare un salto di qualità da parte della politica. Per il momento la no tax area ancora non c'è e temo che sarà la montagna che partorisce il topolino. Serve l'esenzione delle tasse e dei contributi, non la sospensione. Altrimenti, siamo pronti a sostenere noi le nostre attività e siamo pronti a creare la Contea di Amatrice, grazie al contributo dello Stato, che sono gli italiani, abbiamo le risorse per sostenere chi decide ancora di resistere qui, perché per 4 anni almeno si tratta di resistere. Chi riparte oggi ha un pizzico di speranza non se tra quattro anni dovrà pagare tasse e contributi, ma solo con l'esenzione dei contributi e delle tasse".

Secondo Pirozzi le grandi città stanno cercando in qualche modo di approfittarsi della situazione: "E' chiaro che per una grande città che ha avuto qualche problemino non pagare tasse e contributi per quattro anni e poi pagarli comunque rappresenti un vantaggio. Ma non è un vantaggio per noi, anzi mi sembra il metadone che si da a chi è drogato. Per questo siamo pronti a intervenire noi con la contea di Amatrice. C'è la possibilità di non incorrere in nessuna sanzione, c'è il de minimis che è stabilito come aiuto che possono dare i comuni e le amministrazioni pubbliche alle singole imprese, noi non andiamo a sforare, abbiamo richiesto tutti i codici alle imprese e alle piccole imprese che erano presenti qui prima del 24 agosto, stiamo pensando a un regolamento, è tutto preparato".

"Stiamo cercando di anticipare – continua il primo cittadino di Amatrice –  le decisioni che verranno prese per non subirle. Nessuno si dimentichi che ci stanno aree terremotate e aree terremotate, nessuno dimentichi che in questo territorio non c'è più niente, a differenza di altri dove magari ci sono dei danni da qualche parte ma in cui però le attività stanno in piedi. Io capisco che si voglia accontentare tutti, ma questo è sbagliato. Gli italiani che hanno versato un contributo sul nostro conto sono lo Stato, noi con quei soldi siamo pronti a intervenire, facendo la Contea di Amatrice, così metto un bel cartello all'inizio del Paese con cui per tutta la vita ringrazierò questo Paese. Bisogna restringere queste misure a chi realmente ha perso tutto". 

Chissà se questi concetti li esprimerà anche sul palco dell'Ariston di Sanremo, dove sarà ospite in una delle serate del Festival, che inizia stasera. Come ormai tutti sanno, Sergio Pirozzi, che lo si apprezzi o meno, ci mette la faccia.

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