Soddisfazione e amarezza nelle parole di Sergio Pirozzi

Intervistato a Radio Radio da Francesco Vergovich

Dopo i risultati del voto di domenica 4 marzo, che hanno visto prevalere nelle elezioni regionali del Lazio, per la seconda volta consecutiva Nicola Zingaretti del PD (affermazione in netta controtendenza rispetto alle elezioni nazionali), il noto giornalista di Radio Radio Francesco Vergovich, lunedì 12 marzo, durante la trasmissione “Un giorno speciale” ha intervistato il Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.

Dapprima, incalzato da Vergovich, Pirozzi ha commentato il voto “dichiarandosi soddisfatto dei 158.000 voti ottenuti senza alcun partito alle spalle, contando solo sulle proprie forze e quelle dei suoi candidati, ossia un buon 5% nonostante gli organi di stampa abbiano dato importanza quasi sempre alle elezioni nazionali. Con la sua elezione a Consigliere Regionale finalmente si legifererà seriamente sulla sanità, i trasporti, la scuola. Perché i cittadini non lo sanno, ma le leggi regionali incidono di più sulla loro vita rispetto a quelle emanate dal Governo centrale”. Poi ha convenuto sul fatto “che Zingaretti non abbia i numeri per governare e quindi si rende necessario un apparentamento”.

Sergio Pirozzi, come già dichiarato prima del voto, “non appoggerà Zingaretti, essendo certo che presto i giochi verranno svelati. Chi lo ha votato si aspetta un’alternativa forte, non l’accordo con il PD. Parisi ha affermato che diventerà la stampella di Zingaretti e lui ha risposto con un esempio molto calzante. “Tra gli allenatori che perdono c’è quello ‘vincente’ che analizza gli sbagli per non ricadere negli errori e quello ‘veramente perdente’ che ne dà la colpa agli altri come Parisi che lo scredita dicendo anche che ha impedito al centrodestra di vincere”.

Poi ha ribadito il fatto “che la campagna elettorale gli è stata contraria. Alcuni attestati di stima pre-elezioni si sono rivelati falsi. ”Si è messo in campo per aiutare la sua gente e ha incontrato tante persone straordinarie, ma ci sono stati anche politici che si sono messi in fila per un selfie con lui solo per fini personali. “Tanti gli hanno offerto dei posti di prestigio, per sfruttare la sua immagine tra cui Renzi, la Meloni, Tajani: avrebbe lavorato solo tre giorni a settimana con un ricco stipendio”.

Pirozzi non ha ceduto perché crede nei valori che per alcuni politici sono ormai superati: rispetto, lealtà. Chi lo ha tacciato di essersi venduto lo conosce? Si è battuto, come lui fa da 23 anni, per tutte le criticità che affliggono i cittadini e da due anni per i colpiti dal terremoto? Finalmente, dopo sei mesi di lotta è stata varata la legge di esenzione tasse anche per le imprese individuali. Ha concluso l’intervista dicendo che chi gli ha detto che deve ringraziare i morti lo ha ferito profondamente.

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