Stretta sugli Autovelox selvaggi, le nuove regole per tutelare i cittadini

“Non è più tollerabile che alcuni Comuni facciano cassa sulle spalle dei contribuenti”

autovelox fisso

Autovelox fisso

“Grazie al ministro Matteo Salvini sono in arrivo tante novità rispetto al Codice della strada. In particolare per tutelare i cittadini dagli ‘Autovelox selvaggi'”. Così Davide Bordoni, consigliere capitolino e segretario regionale della Lega nel Lazio, commentando il decreto interministeriale con le nuove regole che sarà adottato entro un mese.

“La sicurezza stradale è una questione fondamentale per la vita delle comunità, e va garantita soprattutto nei pressi di scuole, ospedali e tratti pericolosi – prosegue Bordoni – Tuttavia non è più tollerabile che alcuni comuni facciano cassa sulle spalle dei contribuenti.

I dispositivi di rilevamento della velocità saranno vietati su strade urbane con limite a 50km/h e su quelle extraurbane con limite di almeno 90 km/h, non inferiore. Inoltre, tutte le multe prese nell’arco di un’ora sullo stesso tratto, varranno come una, con una maggiorazione. Serve un giro di vite, i cittadini non dovranno più sentirsi vessati”. (Com/Red/Dire) 

In arrivo decreto con nuove regole

È in arrivo un decreto promosso dal Ministero dei Trasporti contro l’uso selvaggio degli autovelox. Tra le novità c’è il divieto per i Comuni di installare Autovelox nelle città dove il limite di velocità è inferiore a 50 km/h.

Matteo Salvini sta studiando una maniera per limitare il potere dei sindaci e dettare delle regole che garantiscano l’uniformità a livello nazionale dell’uso degli Autovelox. Salvini, come molti cittadini, crede che i Comuni usino questi strumenti di rilevamento della velocità per fare cassa. Secondo “Il Sole 24 Ore” nel 2023 gli incassi da multe stradali sono cresciuti del 6,4% rispetto al 2022, e persino del 23,7% rispetto al 2019.

Mentre, secondo il “Codacons”, Associazione in difesa dei consumatori, l’Italia è il Paese europeo con il numero più alto di Autovelox attivi. Inoltre uno studio realizzato da “Assoutenti” – Associazione che tutela e promuove i diritti dei consumatori, in particolare degli utenti dei servizi pubblici – ha rilevato che nelle venti principali città italiane gli Autovelox hanno assicurato 76 milioni di euro di incassi nel 2022.

“Gli autovelox omologati a livello nazionale”

Consapevole che gli automobilisti sono sempre più insofferenti a multe e sanzioni, il Vicepremier intervenuto sull’emittente radiofonica Rtl 102.5, ha confermato che il governo sta pensando ad una “omologazione nazionale” degli autovelox, affermando che è vero che possono avere un ruolo decisivo “per salvare vite vicino a scuole, ospedali, una curva pericolosa”, ma quando vengono installati “dalla mattina su stradoni per tassare gli automobilisti hanno poco a che fare con la sicurezza”.

Le nuove regole sull’uso degli Autovelox da parte dei Comuni stanno per essere varate, diverranno effettive entro un mese. Salvini ha già avvertito i sindaci: “Stiamo lavorando al nuovo Codice della strada per ridurre morti e feriti. Gli autovelox dovranno essere omologati a livello nazionale e i sindaci dovranno spiegare perché li mettono e dove e con quale motivazione“, ha detto al Gr1 il Vicepremier e Ministro dei Trasporti.

No Autovelox su strade con limite dei 50 km/h

Gli Autovelox saranno vietati su strade urbane con limite a 50km/h e su quelle extraurbane con limite di almeno 90 km/h, non inferiore.

I dispositivi di controllo della velocità dovranno essere posizionati rispettando il criterio della tutela della sicurezza stradale degli utenti, automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni: “Se vengono moltiplicati dalla sera alla mattina anche su stradoni a due corsie per fare cassa e tassare gli automobilisti sono semplicemente un’altra tassa”, ha spiegato Salvini.

Più multe nello stesso tratto di strada? Se ne paga una

In uno degli emendamenti approvati si legge: “Nel caso in cui si prendano più multe per autovelox nello stesso tratto stradale, in un periodo di tempo di un’ora e di competenza dello stesso ente si paga una sola sanzione: quella più grave aumentata di un terzo, se più favorevoli”.